...... piccolo diario......mese di marzo 2018
sabato 31 marzo Previsioni meteo perfettamente rispettate. La mattinata si aperta con un forte tuono, il primo di quest'anno, poi pioggia e nevischio a livello paesano. Le previsioni danno tempo in miglioramento. |
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....dal settimanale "L'Amico del Popolo"-pagina Comelico- qualche notizia sulla "Strada della Valle"... | SANTO STEFANO DALLA SINDACA ALESSANDRA BUZZO Anas sollecitata a intervenire lungo la statale «52 Carnica» SANTO STEFANO La sindaca di Santo Stefano ha scritto due lettere all’Anas, per sollecitare gli interventi lungo la strada statale «52 Carnica». Nella prima missiva si ricorda l'impegno assunto per l'allungamento della galleria paramassi Laste. Nello specifico, Alessandra Buzzo chiede un chiarimento e date certe in merito all’inizio dei lavori. «L’intervento è atteso ormai da alcuni anni - afferma - ed esiste un finanziamento che esula dai fondi a suo tempo assegnati per la realizzazione della galleria di Coltrondo (55 milioni di euro) e poi destinati ad altro». Intanto, in assenza di elementi ufficiali, il mese annunciato per l’inizio dei lavori volge al termine. «Chiedo altresì un incontro - aggiunge Buzzo - per pianificare i lavori al fine di poter alleviare eventuali disagi per i cittadini». Nella seconda lettera la sindaca auspica un incontro per conoscere lo stato di avanzamento della programmazione dei lavori lungo l’importante arteria, in occasione dei Mondiali di Cortina. «Opere da effettuarsi - rammenta Alessandra Buzzo - con il denaro a suo tempo destinato alla realizzazione della galleria di Coltrondo». La sindaca elenca anche quali siano gli interventi previsti: dalla manutenzione e messa in sicurezza della galleria Comelico alla verifica della possibilità di una rotonda o di un impianto semaforico nel centralissimo incrocio di piazza Roma (su questo punto vi è già un parere negativo, seppur non ufficiale, per la mancanza di spazio di manovra per i tir), alle altre opere richieste da parecchi anni e di cui esiste un verbale sottoscritto dall'Anas nel 2013 <per esempio, la sistemazione degli orribili tubi arancioni sui muri prima dell'ingresso nell abitato di Casada). |
Sul "tabelon".... | ![]() |
Gli orari dal foglio parrocchiale. | ![]() |
Settimana di Pasqua.....fede e recupero delle tradizioni nei nostri paesi.
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Così l'ambiente della Val Visdende il 25 marzo.
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Irene era di Campolongo ma la mamma era di Costalissoio (De Lenart De Bettin). In passato soggiornava spesso a Costalissoio ma aveva mantenuto nel tempo un legame affettivo con il nostro paese, spesso era presente ai funerali delle persone scomparse. |
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Domenica 25 marzo - Delle Palme
Il ritrovo in piazza per la benedizione degli ulivi e la breve processione fino alla chiesa per la Santa Messa animata dal bravo e costante coro paesano.
In piazza anche "la solidarietà" con le colombe e il nostro GianPaolo S. che si presta alla raccolta fondi destinati a Casa tua due di Belluno, hospice per le cure palliative del malato e dei familiari.
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giovedì 22 marzo Partecipato incontro con la popolazione per l'organizzazione di manifestazioni, pubblicità, addobbi, ecc. in occasione del passaggio del Giro d'Italia a Costalissoio. Presenti i rappresentanti del Gruppo Costalissoio, una delegazione di Casada, la Regola di Costalissoio, il Comune di S.Stefano, e Michele Festini tecnico e organizzatore dei grandi eventi sportivi in Comelico: bici, corsa, sci alpinismo. Impegno per il coinvolgimento di tutti in collaborazione con il comitato di tappa di Sappada, i comuni coinvolti nel passaggio: Danta, S.Stefano, S.Pietro. Curiosità: la decisione del passaggio su queste nostre strade del Comelico nasce dalla 3EPIC MTB Marathon che dalle Tre Cime di Lavaredo con il passaggio nel 2017 anche a Costalissoio ha dato visibilità a questo percorso sconosciuto nel passato e che evidentemente ha avuto il gradimento nella scelte del Giro d'Italia. |
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Il Gruppo Costalissoio, "anima" delle manifestazioni paesane, già da tempo parla di questa grande occasione e con un manifesto portato in tutte le case coinvolge la popolazione per l'evento. | ![]() |
domenica 18 marzo
Stenta ad affacciarsi la primavera, giornate con pioviggine e di notte qualche centimetro di neve.
Ci siamo riappropriati della nostra bella piazza dopo la rimozione dei tabelloni elettorali e degli accumuli di neve, peccato che è quasi sempre vuota. Viviamo il paese in 220/230 persone e salvo il Natale che ha portato tanti abitanti le seconde case adesso sono in pochi a frequentare il paese.
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Pubblicata 60 anni fa su un giornale locale.
Le nostre montagne dadman bonora col soroio leva su ion propii voia da farmase a spiè
e sentise contente da vive cassù ! se vede chi bei riflesse de lus ca e là se gode un panorama che è bel par dasegn
e se resta incantade a volè contemplà. le fa cal bel contrasto col szeleste dal sziel diventa bianche anche i nos paese par non esse damanco
e duto el Comelgo diventa pi bel. e da le so alture manda a nei aria fresca e bona circonda la nostra valada come ’na ghirlanda de merle
e insieme ai nose bei paese, duto è bel, duto se intona. la so dimora ha scelto lasù Eli sa begn che liò ’nsun le po tole
e gira beate in su e in du. e inquanto a lore eli vive tianquile par quanto chi sbare lore non ciapa mai una
e torna a ceda voite col sacco pien de bile. e i vo rispetà sta bela selvagina i le speta in un posto, gno che nel po pi corre
e po i tira al so colpo; ma eli se volta e
camina... |
Poco de fianco e al passo d'la Sentinella e la e stade di dure combattimente e la nostra vitoria è stada tanto bela
anche se dure e triste è stade chi momente.
d'la nostra dente e d'la nostra tera contro chi triste che voles fei ofesa
seia in tempo de pas che in tempo de guera. a difende i nose confine e la nostra bandiera contro i straniere de ogni tribù
che volè pasà con grinte feroce la nostra frontiera. e al momento dal pericolo e unide come fradei non ha mai avù paura nanch d'la morte,
continuon a sta unite e volonse begn tra d'nei ! e ion su aposta a vede le nostre montagne parte da Venezia, da Roma e da Milan
cassù lore se rinforzsa e sparis le so magagne. parchè ceta bei poste e anche bona dente
e convien tratai con bona maniera parche i torne 'comò se i resta contente. se tance vilegiante ion sempre su da nei lore resta beate a vede la nostra bela valada
e a vede ste femne ch gira 'camò col dei. se tanti beli robe eli riesce ad ofrì se gira duto el mondo, beli come cheste non riusciron a ciatali mai pì.
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Un articolo di Lucio Eicher Clere su "Il Gazzettino"-Belluno-Comelico,riporta una voce importante del Comelico a favore del progetto di collegamento fra Padola e il Passo: «Piste verso la Pusteria progetto che va bene» Il costituzionalista Giancandido De Martin boccia gli ambientalisti COMELICO SUPERIORE Piste tra Comelico Superiore e la Pusteria. Giancandido De Martin, professore emerito della Luiss di Roma, ex presidente della Magnifica Comunità di Cadore, coordinatore scientifico della Fondazione Coleselli, prende posizione in favore del collegamento impiantistico tra Padola e Passo Monte Croce. Una voce autorevole, con un passato da ambientalista, contro il passaggio dell’autostrada per il Comelico e la costruzione di un villaggio turistico sul Passo Sant’Antonio. Egli stigmatizza le continue pressioni di Mountain Wilder-ness contro il progetto ormai in dirittura d’arrivo. IL PROFESSORE «Sono inaccettabili - afferma il professore- certe affermazioni di appartenenti ad organizzazioni ambientaliste non locali, che arrivano addirittura a considerare “un attacco criminale all’ambiente» il collegamento progettato tra rimpianto di Padola e quelli di Sesto, che non mira a dar vita ad un nuovo comprensorio turistico, ma semplicemente a collegare un impianto isolato ad un carosello turistico invernale già esistente”. Secondo De Martin le scelte sull’uso del territorio devono competere anzi- tutto alle amministrazioni locali, al Cai, alle Regole. «Il fatto che queste istituzioni locali siano favorevoli al collegamento Comelico- Pusteria, in una prospettiva di relazioni economiche e culturali collaborative, ha un valore fondamentale, non a caso riconosciuto anche dall’organismo ex Odi, che ha già previsto un finanziamento significativo per questo progetto. E questa prospettiva non può certo essere messa in discussione o frustrata dall’opposizione di qualche ambientalista aristocratico e radicale». Quello che preoccupa De Martin e molta gente di Padola e del Comelico è il ritardo che gli organismi preposti alla valutazione delle opere da realizzare accumulano senza dare risposte. Ad esse si appella il professore. «È ora essenziale - sottolinea- che tutte le autorità esterne che debbono pronunciarsi sul progetto in questione, dopo le attività istruttorie da lungo tempo aperte, facciano ora rapidamente la propria parte in stile collaborativo, in modo da poter arrivare nel giro di qualche mese alla decisione finale e passare poi alla fase esecutiva». In Comune di Comelico Superiore si sta attendendo a breve i pareri della Soprintendenza di Venezia e della Commissione Via. Sperando che siano favorevoli e i lavori possano partire. Lucio Eicher Clere |
![]() - - - - - - - - - --< >il tratteggio in nero indica il progetto di collegamento. |
Dal Bollettino Parrocchiale di S.Stefano e Costalissoio-Casada in distribuzione in questi giorni, l'anagrafe: | ![]() |
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Lunedì 12 marzo La giornata si presenta ancora uggiosa, la notte ha portato solo qualche cm. di neve che si sta sciogliendo. |
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domenica 11 marzo 2018
Tempo uggioso, le previsioni indicano in serata pioggia o neve che potrebbe arrivare fino al paese.
A Sappada-Nevelandia, ieri, pioviggine con neve al collasso. Difficile arrivare a Pasqua con queste temperature.
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Per gli appassionati.... sul "Corriere delle Alpi" il video rappresentato a lato con link sotto.... https://video.gelocal.it/corrierealpi/locale/il-carosello-sciistico-delle-cime-dall-alta-pusteria-al-comelico-e-ritorno/88466/88924?ref=hfcablec-4 |
BREVE LEGGENDA COMELICESE |
Di Giovanni Fabbiani, eminente storico cadorino, professore, era nato a Lozzo il 2.3.1897, il più profondo conoscitore della storia del Cadore. E' mancato a 89 anni a Belluno, il 13 settembre 1986. |
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Chi da S. Stefano va verso Comelico Superiore, vede sopra l'abitato di Candide e di Casamazzagno, a dominio assoluto delle valli del Padola e del Digon, su d'un colle che pare posto come fortilizio un tozzo campanile, della solita forma degli antichi campanili cadorini, robusto, col tetto a quattro spioventi, a forma di modesta piramide che non vuol far concorrenza (come certi campanili tedeschi) alle cime che l’attorniano, colla cella a larghe finestre archiacute.
II 14 settembre 1422 dinanzi a questa chiesetta si radunò la Regola di Candide per disporre di certi pascoli per buoi e vitelli (pergamena n 20
dell'archivio municipale di Candide). Nel 1518 eravi solo un altariolo, ma nel 1548 il Vescovo Paolo Bisanti in nome del patriarca d'Aquileia consacrava già la nuova, l'attuale chiesetta sorta in stile gotico come quella di S.Antonio di Candide, come quella di S. Caterina d'Auronzo, forse su disegno dello stesso architetto, Nicolò Ruopel di Carnia. La porta maggiore è gotica, con cordoni intrecciantisi in alto, la minore, a sud, invece piuttosto romanica. Aggiunte posteriori sono le due cappelle laterali dell’abside che certamente, sostituiscono orrendamente quelle gotiche, come, purtroppo, a S. Nicolò. L’interno è stato
rovinato dai restauri del 1897, conserva due quadri di Tommaso Da Rin, due di Pio Solero e uno che pare di Cesare Bagni da Pesaro, un paliotto dipinto su cuoio, due stucchi con la nascita di Gesù e la fuga in Egitto
La chiesetta dovrebbe essere restaurata intelligentemente e sarebbe una bella gemma per il Comelico.
Il campanile, un giorno, ebbe due campanelle che diffondevano i loro rintocchi argentini nella bellissima vallata e i comelicesi obbedivano ai loro inviti, perciò il diavolo odiava le due campanelle, ne volle rapire almeno una e la portò a San Candido di Pusteria, dove pare si trovi tuttora. Quando
questa campanella vien suonata, dicono che con amara ed inesausta nostalgia essa canti in buon comelicese:
A S. Lunardu sei partida,
Su par Torloi sei trascineda,
A Pian Seri tei riposada,
A Pera Svessa sei sotrada,
A S. Candi sei arveda,
Ch' al diau m'ha purtada,
Par l anma de ’n buton,
L ultimo verso (che non tulle le versioni ripetono) giustificherebbe la storiella di un furbacchione che rubò la campana e la vendette a S. Candido a un collega; per nascondere il furto egli avrebbe messo in circolazione la voce che uno di S. Candido, innamorato della campana, avrebbe volentieri dato l'anima al demonio se questi gliel'avesse procurata. Avutala, avrebbe compensato il demonio con l’anima ...d'un bottone.
Aggiungiamo, per chi non è di
Comelico Superiore, che a Pian Seri riposano i viandanti che da S. Leonardo per la sassosa strada di Tortoi vanno sul monte Spina' e che la Pera Svessa (pietra fessa, spaccata in due) trovasi sulle pendici di questo monte: ivi la campana sarebbe stata sotterrata e per vie sotterranee fatta giungere a San Candido
Giovanni Fabbiani
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Viene riproposto..... Dal Museo Algudnei di Dosoledo un bel filmato che ci introduce alle origini delle Regole con filmati d'epoca. cliccare sull'immagine >>>> |
Dalla Prefettura di Belluno i dati definitivi del Comune di Santo Stefano Cadore. Aggiornamento con i dati pubblicati dal "Corriere delle Alpi" on line i candidati bellunesi eletti:
BELLUNO. Sei parlamentari bellunesi a Roma. Un risultato eccezionale e in parte inatteso. Fino a ieri sera gli eletti certi erano Mirco Badole (Lega) deputato, Paolo Saviane (Lega) senatore, Federico D’Incà (Movimento 5 Stelle) deputato e Roger De Menech (Partito Democratico) deputato. Nella notte si sono aggiunti i nomi di Dario Bond (Forza Italia) per la Camera e Luca De Carlo (Fratelli d’Italia) sempre per la Camera.
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La DBA progetti, ora quotata in borsa, è guidata dai nostri fratelli De Bettin. Sempre vicini al nostro territorio sostengono (economicamente) lo sport (vedi pitturinaskirace e altre manifestazioni nel paese di Costalissoio), l'informazione con interventi a favore di Telebelluno, la cultura. Dal settimanale "L'Amico del Popolo" un articolo a firma Guido Buzzo e Yvonne Toscani: SANTO STEFANO ■ All’Istituto comprensivo si è tenuta la prima prova generale Orchestra giovanile del Comelico E costituita da settanta alunni provenienti dai diversi paesi del territorio Venerdì 23 pomeriggio, nella sede centrale dell’istituto comprensivo comeliano, a Santo Stefano, è andata in scena la prima prova generale dell'Orchestra giovanile del Comelico. Frutto della sinergia tra le cinque Amministrazioni comunali, l’Unione montana, l’istituzione scolastica e la Scuola di musica «La Sorgente», il progetto, finalizzato alla creazione della formazione strumentale, può inoltre contare sul prezioso finanziamento della Dba Group dei fratelli De Bettin di Costalissoio, che da sempre dimostrano un’ampia disponibilità nel sostenere e promuovere l’arte e la cultura per le nuove generazioni del territorio. ..... |
Ogni tanto un'occhiata al prosieguo dei lavori presso la nostra "Baita": dopo l'abbozzo dei divisori che formano le 4 camere del 1° piano, sono in atto i lavori riguardanti l'impianto idraulico sull'intero edificio. ![]() |
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sabato 3 marzo 2018
Giornate uggiose, temperature in notevole aumento, la notte ha portato qualche cm. di neve ma le strade principali sono perfettamente pulite.
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Sci alpinistica internazionale a coppie, già coppa del mondo 2014. |
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Arrivano anche da Imola per farsi una "ciaspolata" che parte da Costalissoio sale sul Zovo per arrivare al "Rifugio de Doo" e rientro via Costa. | ![]() |
"Aria paesana"..... |
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Pillole di storia del mese di marzo 2018... Come i nostri vecchi del COMELICO trattavano i dipendenti cliccare sull'immagine >>>
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Stazione Costalta
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