Al rifugio  Croda da Lago -Palmieri  (lago di Federa) mt. 2.042

ed alla f.lla Ambrizola mt. 2.277 (e...visto che siamo li, una puntata al Passo Giau)

Un ambiente stupendo....

Da Cortina - Pocol - bivio per Passo Giau - alla seconda indicazione, ovvero da Ponte Ru Curto mt. 1.695-parcheggio.
Un paio d'ore di tranquillo sentiero, una passeggiata per tutta la famiglia. Per f.lla Ambrizola un'ora in più.

L'ambiente non ha bisogno di commenti. Di fronte:  il Becco di Mezzodì.

L'indicazione alla partenza...

...una passeggiata tranquilla...

...naturalmente si deve salire, ma "dolcemente"....

...a mezza strada...

...salendo si apre alla vista la Tofana di Rozes...

...vista sulle 5 Torri e il Nuvolao...

......

...Tofana di Mezzo...

...siamo arrivati...

...il rifugio in agosto...

...le panoramiche...

...

...

...in alto la forcella Ambrizola per passare in Val Fiorentina.

...la Croda da Lago che sovrasta di lato il lago.

...verso f.lla Ambrizola, un  tracciato dolce... ...abbiamo lasciato alle spalle: il rifugio, il Pomagagnon, il Cristallo...
..."il Becco" e la f.lla transennata per evitare lo sconfinamento del bestiame in alpeggio... ...
...la "valle di Mondeval" ...(la storia del sito mesolitico-leggi sotto...) ...la valle di Mondeval con lo sfondo della Marmolada...

Mondeval

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Mondeval (IPA: /monˈdeval/) è un ampio pianoro, situato attorno ai 2.150 metri di altitudine, racchiuso tra alcuni gruppi montuosi, quali il massiccio del Pelmo, le Rocchette, la Croda da Lago, i Lastoni del Formin, il monte Cernera e il Corvo Alto. È compreso nel comune di San Vito di Cadore, sebbene sia più facile accedervi dalla Val Fiorentina o dal Passo Giau. Si tratta di un luogo notevole dal punto di vista paesaggistico ed è frequentato da turisti durante la stagione estiva. Ancor oggi, tuttavia, permangono le tradizionali attività ed è sfruttato come alpeggio per la pastorizia.

L'Uomo del Mondeval [modifica]

L'importanza di Mondeval è legata ad un sito archeologico preistorico. Si tratta di una scoperta eccezionale: è la sepoltura di un cacciatore di epoca mesolitica, perfettamente conservato col suo corredo funerario.

Il sito archeologico fu rinvenuto nel 1985[1], sotto un masso erratico di dolomia, da Vittorino Cazzetta da Pescul di Selva di Cadore, un appassionato della sua terra sia dal punto di vista geologico che storico. Cazzetta aveva notato alcuni reperti, in particolare manufatti litici e resti di pasto, nel terriccio accumulato da una marmotta impegnata nello scavo della propria tana. Gli scavi sono avvenuti sotto la direzione del prof. Antonio Guerreschi, docente di Paletnologia dell'Università di Ferrara, interessato a condurre delle indagini approfondite su quel sito; dal 1986 al 2000, il docente ha portato a termine quindici campagne di scavo e con l'aiuto di studiosi e di studenti ha trovato importantissime testimonianze sulla frequentazione umana risalenti ad oltre 80 secoli fa [2]. Il ritrovamento più rilevante del sito di Mondeval è stato la sepoltura del cacciatore preistorico che costituisce per diversi motivi una scoperta importantissima, essendo, ad oggi, l'unica sepoltura mesolitica situata ad alta quota (2.150 m circa). Inoltre, è da ricordare la straordinaria conservazione del corredo funerario collocato attorno allo scheletro, con reperti organici (in particolare resti di pasto e resine con propoli) che hanno ampliato notevolemente le conoscenze paleontologiche. Oggi lo scheletro del cacciatore del mesolitico è conservato nel nuovo museo di Selva di Cadore, mentre a San Vito di Cadore si può ammirare un calco identico all'originale, messo a disposizione dal prof. Guerreschi per la mostra sulle testimonianze lasciate dall'archeologia in territorio sanvitese.

 

Fotografia dello scheletro del cacciatore mesolitico. Foto dall'archivio di Bortolo De Vido.

da Wikipedia

dal sito: www.valfiorentina.it

L'Uomo di Mondeval
Una quindicina di anni fa (1987) in località Mondevàl De Sora, posta a 2150 metri s.l.m. nel Comune di S.Vito di Cadore, fu rinvenuta una sepoltura mesolitica conservata quasi intatta.
Al riparo di un grosso masso, questo sito mesolitico di alta quota che era già oggetto di attenzione da parte degli studiosi dal 1985, svelo inaspettatamente uno scheletro intatto di un cacciatore dell'età della pietra risalente a circa 7000 anni fa.
In ambito scientifico fu una scoperta di portata mondiale, in ragione del perfetto stato di conservazione dei reperti di origine organica e soprattutto dell'alta quota in cui venne rinvenuta una sepoltura di tale antichità.

...il Civetta... ...il Pelmo...
...il passo Giau (il + dei passi dolomitici)... ...verso Cortina...