Questa ricerca di Piergiorgio Cesco-Frare è stata pubblicata nel volume miscellaneo "Omaggio a Giovanni Battista Rossi nel suo 80° compleanno, Istituto di studi per l'Alto Adige, Firenze, 2004".

INTRODUZIONE AI COGNOMI DI COMELICO INFERIORE

Nell’archivio comunale di Santo Stefano di Cadore sono conservati tre voluminosi registri detti “Libri di Centenaro”. Essi, insieme con un quarto volume che si trova presso la Biblioteca Cadorina di Vigo di Cadore, contengono i verbali delle assemblee del centenaro di Comelico Inferiore a partire dal 1561. Nell’architettura istituzionale del Cadore sino alla caduta della Serenissima, i centenari erano organismi intermedi tra la Magnifica Comunità ed i singoli comuni, i quali a loro volta erano composti dalle comunità di villaggio note come regole. Nel caso del Comelico, che del Cadore è sempre stato parte integrante, il territorio era suddiviso in due centenari, denominati rispettivamente di Comelico Superiore e di Comelico Inferiore. Quest’ultimo comprendeva i comuni di S. Stefano, chiamato anche Comun di Mezzo e comprendente le ville di Casada, Costalissoio, Santo Stefano e Campolongo; e di S. Pietro detto pure di Oltrarin, comprendente le ville di San Pietro, Presenaio, Valle e Costalta: in pratica il territorio dei moderni comuni di Santo Stefano e San Pietro di Cadore. Tra i compiti del centenaro v'era quello di stabilire il valore del patrimonio di ciascun proprietario di beni immobili e attività economiche ricadenti nel proprio ambito, per ripartire in proporzione la quota di carico fiscale che veniva imposta dalla Comunità di Cadore, nonché gli oneri derivanti dalle cosiddette fazioni ovvero prestazioni d’opera gratuite, cui ogni possidente era tenuto nei confronti del centenaro stesso. A questo scopo, con cadenza quinquennale il centenaro aggiornava i propri estimi. L'operazione, che richiedeva più giornate, era effettuata dall’assemblea dei deputati del centenaro cioè dei rappresentanti delle otto ville costituenti i due comuni, con la presenza dell'officiale, il quale interveniva nella sua duplice veste di rappresentante dell’autorità centrale della Magnifica Comunità e di notaio. Lavoro complesso e delicato,  che comportava anzitutto l'individuazione inequivocabile dei soggetti censuari, motivo per cui proprio in questa sede i cognomi trovarono la loro prima fissazione ufficiale e sistematica sugli elenchi di estimo che l’officiale-notaio di volta in volta stendeva.

Tornando ai nostri “Libri di Centenaro”, essi contengono appunto la serie completa di questi elenchi, ed è facile intendere quale straordinaria fonte (tuttora inedita) di notizie circa la demografia e l’onomastica, per limitarci solo a questi due ambiti, dell’antico centenaro di Comelico Inferiore essi rappresentino. Si consideri che ognuno di essi fornisce, in sincronia, uno spaccato dei ceppi famigliari di ciascuna villa o villaggio, mentre la loro sequenza ci dà poi, in diacronia, la storia dello sviluppo dei ceppi medesimi e dei relativi cognomi. Nel presente saggio, si pubblicano i risultati dello spoglio degli elenchi del 1566 (il primo di tutta la serie) e del 1596, con qualche riferimento a elenchi intermedi ove questi aiutino a cogliere sviluppi decisivi nella genesi dei singoli cognomi. Abbiamo, con ciò, inteso mettere a fuoco il periodo antecedente l’istituzione dei registri parrocchiali, quando il processo di cognominazione era ancora nella sua fase iniziale e i materiali onomastici erano per lo più ancora molto instabili. In verità, accanto ad alcuni cognomi già perfettamente formati così come sono giunti sino ai nostri giorni, vi sono negli elenchi moltissimi determinativi epitetici che non lasceranno traccia di sé nella cognominazione successiva. Tutti gli elenchi considerati sono di pugno di Tiziano Vecellio detto l’Oratore (Pieve 1538 - 1612), il quale per quasi quarant’anni esercitò il notariato e ricoprì la carica di officiale nel centenaro di Comelico Inferiore. Di essi, solo quello del 1596 (il penultimo vergato dal Vecellio) è redatto in volgare, il che consente di meglio identificare i cognomi antichi con quelli attuali. Quello del 1566, e tutti gli altri di mano di questo notaio, sono in latino, la qual cosa offre talora utili ragguagli etimologici. Gli spogli si riferiscono non solo ai cognomi oggi esistenti ma anche ad alcuni di essi scomparsi di recente. Ad ogni buon conto, diamo in appendice il testo integrale dei due elenchi citati, che offrono numerosi spunti di interesse non solo in ambito linguistico.

Per quanto riguarda la tipologia dei cognomi indagati, prevalgono i patronimici-matronimici (De Bettin, (De) Candido, Iorio, Marta, Zandonella, Zampol ecc.) e i locativi (Casanova, De Villa, Stadoan, Auné), in alcuni dei quali sopravvivono i nomi di villaggi già all’epoca scomparsi (Mesola, Casabalatto). Rari i nomignoli ed i soprannomi (Pol Zotto, Gniocco, della Biava, dalla Vedova). Ancor più rari i cognomi di origine forestiera, per lo più sappadina: Quattrer, Fontana, Nichil. Interessante per la testimonianza di un’immigrazione di artigiani specializzati, il cognome De Zolt di Campolongo, che pare indicare la provenienza dalla valle di Zoldo di fabbri ferrai, talché da questo ceppo ha avuto in seguito origine l’altro cognome Dal Fabbro/Fabbris. Si noti poi la grande uniformità che domina l’uso del cognome nelle singole ville. Si prenda l’esempio paradigmatico del cognome (de) Cesco a S. Pietro: esso nel 1596 denomina ben 16 ceppi famigliari su 21. Ciò spiega eloquentemente il fenomeno, proprio non solo del Comelico bensì di tutto il Cadore, dello sviluppo di doppi e talora tripli cognomi, sviluppo che non ha tuttavia eliminato la necessità di un’ulteriore specificazione del nucleo famigliare con un soprannome non ufficiale.

 

 

LE ORIGINI DEI COGNOMI DELL' ANTICO CENTENARO DI COMELICO INFERIORE - MATERIALI PER UNA RICERCA

VILLA

COGNOME

ATTESTAZIONI

Campolongo

Casanova

a. 1566: 1)Aloysius, 2)Leonardus q. Christophori, 3)Petrus Casanova;                              

a. 1596: 1)ser Iacomo q. Ser Aloisio, 2)ser Dorigo suo fratello, 3)ser Lunardo suo fratello, 4)ser Mathio q. Piero Casanova.

Campolongo

Dal Fabbro/Fabbris

a. 1566: 1)ser Baptista q. ser Nicolai, 2)Baptista, 3)Baptista q. magistri Iacobi, 4)domina Lucia q. Pauli, 5)Antonius q. ser Ioannis, 6)Bartholomeus, 7)Odoricus, 8)Osvaldus, 9)Christophorus q. Bortholutii a Fabro;                                                                                   

a. 1596: 1)ser Christoforo q. ser Battista Fabro [?], 2)Heredi q. ser Nicolò nodaro, 3)Heredi q. ser Toffol, 4)Zuan q. Bortholo, 5)Dorigo, 6)Heredi q. Bortholuzzo, 7)Heredi q. Aloisio del Fauro.

Campolongo

De Zolt

a. 1572: Simon de Zolt;
 
a. 1596: Heredi q. Simon de Zolt.

Campolongo

Grandelis

a. 1596: ser Nicolò q. ser Battista Grandilisio [potrebbe, secondo il censo, essere il ser Nicolaus q. ser Baptistae a Fabbro del 1590].

Campolongo

Iorio

a. 1577: Colutius de Iorio [è certamente il Coluzzo Quattrer del censo precedente].                                                                                                                                    

Campolongo

Marta

a. 1572: Odoricus de Marta [potrebbe essere l'Odoricus a Fabro del 1566: il censo è il medesimo];                                                                      

a. 1596: Battista q. ser Antonio de Marta con il fratello.

Campolongo

Quattrer

a. 1566: 1)Ioannes q. Nicolai, 2)Franciscus q. Nicolai Quatrerii, 3)Colutius,  4)magister Nicolaus de Quatrerio cognominatus Snaider;                                                                      

a. 1596: 1)Battista q. Cesco, 2)ser Iorio, 3)ser Iacomo suo fratello, 4)ser Dorigo suo fratello, 5)ser Liberal q. Battista, 6)ser Svaldo suo fratello, 7)Heredi q. mistro Nicolò, 8)Heredi q. Mario Quatrer.

Casada

Comis

a. 1566: Comisius de Casada;                                                 

a. 1596: ser Zuan q. Comis.  

Casada

Mario

a. 1577: Odoricus q. ser Marii de Vito [cfr. Costalissoio];
                                                     
a. 1584: Haeredes q. ser Odorici de Mario: 

a. 1596: 1)Iacomo habitante a Ronco, 2) Steffano de Mario et fratelli.

Costalissoio

Candido

a. 1566: 1)Zacharias, 2)Candidus e 3)Sebastianus q. Augustini, 4)Michael, 5)Colutius, 6)Valentinus, 7)Catharina relicta q. Leonardi, 8)Iacobus q. Pauli, 9)Baptista q. Nicolai, 10) Bortholutius q. Iacobi de Candido [quest'ultimo nell'estimo del 1572 è detto de Chiando come pure Leonardo di Coluzzo; nel 1577 tutto il casato è registrato come Chiando, salvo poi nell'estimo successivo del 1582 tornare de Candido];                         

a. 1596: 1)Heredi q. Bortoluzzo, 2)Heredi q. Antonio, 3)Zuan q. Valentin de Candido.

Costalissoio

De Bettin/Bettini

a. 1566: 1)Colutius, 2)Nicolaus e 3)Odoricus q. Ioannis (Zanutto), 4)Leonardus, 5)Ioannes de Bettino;                                                                                                               

a.1596:
1)ser Iacomo q. ser Coluzzo con ser Bettin suo fratello, 2)Fabian suo fratello, 3)Heredi q. ser Montin, 4)Heredi q. Dorigo de Zanutto, 5)ser Bettin q. ser Lunardo, 6)ser Iacomo suo fratello, 7)ser Gregorio suo fratello, 8)Zuan q. Lunardo, 9)ser Battista q. ser Zuane con li fratelli de Bettin.

Costalissoio

De Lenart

a. 1566: 1)Paulus, 2)Osvaldus q. Iacobi, 3)Nicolaus, 4)Antonius q. Valentini de Lenart;                                                                                     

a. 1596: 1)Heredi q. Simon et nepoti, 2)ser Zirmont et fratelli, 3)Doriga relicta q. ser Montin con li nepoti, 4)Valentin, 5)Iacomo q. Antonio de Lenart. 

Costalissoio

De Mario

a. 1566: ser Marius q. ser Viti; 

a. 1577: Gregorius et Bartholomeus filii q. ser Marii de Vito cum nepotibus ex q. ser Vito commune fratre, Andreas et frater, filii q. ser Baptistae de Mario;                                      

a. 1584: 1)Bartholomeus, 2)Ioannes q. Gregorii, 3)Andreas de Mario;                                  

a. 1596: 1)Heredi q. Bortholamio, 2)ser Zuane q. ser Gregorio, 3)Adam suo fratello, 4)ser Battista  q. ser Vido, 5)ser Andrea, 6)Heredi q. ser Antonio de Mario.

Costalissoio

Polzotto

a. 1572: Iacobus Pauli Claudi [è lo stesso Iacobus Pauli de Candido del 1566];                

a. 1596: Heredi q. Zuan de Pol Zotto con li zermani et nepoti.

Costalissoio

Somià

a. 1566: 1)Haeredes q. Andreae, 2)Haeredes q. Iacobi, 3)Marcus, 4)Leonardus de Someà;                                                                

a. 1596: 1)Zuan q. Zaccaria, 2)Valentin, 3)Andrea q. Nardo de Someà.

Costalta

Casabalatto

a. 1566: 1)Osvaldus, 2)Simeon, 3)Chatherina q. Zaccharia, 4)Nicolaus, 5)Antonius, 6)Leonardus Casaballato, 7)Iacobus de Casaballato;                                                           

a. 1596: 1)Heredi q. Simon, 2)Svaldo q. Antonio, 3)Heredi q. Nicolò, 4)Piero q. Dorigo, 5)Lunardo suo fratello, 6)Hieronimo Casaballato.

Costalta

Casanova

a. 1566: 1)Christophorus, 2)Simon, 3)Thomas, 4)Haeredes q. Silvestri, 5) Gregorius et 6)Matheus Casanova;                                            

a. 1596: 1)ser Iacomo q. ser Thomaso con Silvestro suo fratello, 2)Antonio suo fratello, 3)ser Valentin con li figlioli del q. Marco suo fratello, 4)ser Iacomo q. Silvestro, 5)Nicolò q. Battista et fratelli, 6)Fabian, 7)Gregorio, 8)Heredi q. Mathio Casanova. 

Costalta

De Bettin

a. 1566: 1)Melchior de Bettino et frater, 2)Osvaldus q. Andreae Bettini, 3)Sebastianus Andreae, 4)Blasius, 5)Florianus, 6)Ioannes, 7)Nicolaus et 8)Ioannes q. Antonii de Bettino;                                               

a. 1596: 1)Heredi q. ser Fiorian con ser Lunardo suo zenero, 2)ser Battista de Zan de Bettin, 3)ser Hieronimo q. Zaccaria, 4)ser Marchiò, 5)ser Bastian, 6)Heredi q. Battista de Gregorio, 7)Lunardo, 8)Heredi q. Iacomo, 9)Lorenzo, 10)Antonio, 11)Heredi q. Toffol, 12)Heredi q. Zan, 13)Antonio suo fratello de Bettin.

Costalta

De Villa

a. 1566: 1)Petrus, 2)Baptista, 3)Antonius, 4)Baldissar, 5)Bartholomeus, 6)Haeredes q. Petri, 7)Bernardinus, 8)Zaccharias de Nardo de Villa;                                                          

a. 1596: 1)Battista, 2)Heredi q. Antonio, 3)Heredi q. Zaccaria, 4)Heredi q. Lunardo, 5)Domenico et fratelli, 6)Zaccaria de Nardo de Villa.

Costalta

Pramolin

a. 1566: 1)ser Christophorus, 2)Bortholutius Pramolinus;

a. 1596: 1)Aloisio, 2)Svaldo, 3)Heredi q. Valentin, 4)Liberal Pramolino.

Costalta

Stadoan

a. 1566: 1)Haeredes q. Floriani, 2) Haeredes q. Osvaldi Stadoani, 3)Nicolaus et Dominicus frater de Stadoano;

a. 1596: 1)Heredi q. Nicolò, 2)Heredi q. ser Domenico Stadoan con suo nepote Bernardin.

Presenaio

De Marchi

a. 1572: 1)Ioannes, 2)Haeredes Iacobi de Marco;

a. 1596: 1)Bulfo et fratelli, 2)Zan, Heredi q. Iacomo de Marco.

Presenaio

Gandus

a. 1566: Ioannes Chiandussa;

a. 1596: Heredi q. Zuan Candussa.

Presenaio

Pontil

a. 1566: 1)Baptista q. ser Odorici Pontili et frater, 2)Paulus q. Ghilardi, 3)Haeredes q. Ioannis dicti Nutu, 4)Matheus de Pontilo;

a. 1596: 1)Zuan q. Battista con li fioli del q. ser Liberal suo fratello, 2)Marco, 3)Pol q. Ghilardo, 4)ser Cesco, 5)ser Fiorian, 6)ser Nicolò suo fratello, 7)Heredi q. Mathio da Pontil. 

San Pietro

Barsè

a. 1566: Haeredes q. Stephani de Barsedo;

a. 1596: Heredi quondam Iacomo de Barsedo con Pol suo fratello.

San Pietro

Cesco

a. 1566: 1)Haeredes q. ser Iacutii, 2)Baptista, 3)Roccus, 4)Cescus, 5)ser Christophorus, 6)Haeredes q. ser Nicolai de Cesco; 

a. 1596: 1) mistro Antonio, 2) Pol e Dorigo suo fratello,
3)Bortholo e 4)Liberal q. Gregorio, 5) Lorenzo q. Piero, 6)Marco, 7)Heredi q. Cancian, 8)Iseppo q. Fiorian, 9)Piero q. Piero, 10)Heredi q. Dorigo,11)Bastian 12)Bortholo suo fratello, 13)Heredi q. ser Bortholo, 14)ser Fiorian  15)ser Gregorio suo fratello, 16)Heredi q. ser Zuane e ser Iacomo suo fratello de Cesco.  

San Pietro (Stavello)

De Bernardin

a. 1566: Haeredes q. Pauli Bernardini;

a. 1577: 1)Aloysius q. Pauli, 2)Simon, 3) Baldissar, 4)Petrus, 5)Gregorius de Bernardino; 

a. 1596: 1)ser Aloisio, 2)ser Simon, 3)ser Piero e 4)Heredi q. Gregorio de Pol e 5)Baldessar [fratello di Pol] de Bernardin.

San Pietro (Stavello)

De Betta

a. 1590: Odoricus de Betha;                                                          

a. 1596: Dorigo de Betta da Val.

San Pietro (Stavello)

De Lorenzo

[vedi a. 1566 per capostipite: Gregorius de Stavello]; 

a. 1596: 1)Heredi q. Baldessar de Gregorgio, 2)Simon q. Gregorio et fratelli De Lorenzo.

San Pietro

De Pol/Poli

a. 1566: ser Florianus de Paulo;                                                        

a. 1572: 1)ser Florianus Pauli, 2)Iacobus q. Baptistae, 3)Haeredes q. Bartholomei de Paulo;  

a. 1596: 1)ser Iacomo q. ser Florian, 2)Heredi ser Antonio de Pol [ci sono anche 1)Aloisio q. Iacomo e 2)Bortholo suo fratello de Pol forse non dello stesso casato].

Santo Stefano (Auné)

Auné

a. 1566: Colutius de Auné.

Santo Stefano

Bergagnin

a. 1566: Petrus et Antonius q. Simeonis Braghaini;

a. 1596: Bernardo Braghain.

Santo Stefano (Tresaga)

Dalla Vedova

a. 1566: 1)Odoricus, 2)Antonius, 3)Andreas e 4)Liberalis q. Leonardi a Vidua;                                                                               

a. 1596: 1)Heredi q. Pol, 2)Heredi q. Andrea, 3)Antonio della Vedoa [questi ultimi due nell'elenco di Santo Stefano]. 

Santo Stefano (Tresaga)

De Candido

a. 1566: Baptista q. Candidi;  

a. 1596: 1)ser Battista, 2)ser Nicolò suo fratello, 3)ser Iacomo de Candido.

Santo Stefano

Della Biava

a. 1566: 1)Andreas, 2)Baptista, 3)Petrus q. Simonis a Blado;                                               

a. 1596: 1)Iacomo, 2)Nardo, 3) Rocco della Biava.

Santo Stefano

Fontana

a. 1566: Bulphus Fontana sapatinus;     

a. 1596: 1)Svaldo, 2)Christel, 3)Lunardo de Fontana.

Santo Stefano

Mesola

a. 1566: 1)Leonardus q. Aloysii, 2)Andrea, 3)Iacobus, 4)Baptista e 5)Paulus q. ser Nicolai, 6)Leonardus de Mesola;                                                  

a. 1596: 1)Grando, 2)Nicolò suo fratello, 3)ser Pol, 4)Zuan suo fratello, 5)Dorigo suo fratello, 6)Zanetto da Mesola.

Santo Stefano (Tresaga)

Nichil

a. 1566: Bartholomeus de Nichil.

Santo Stefano

Pitton [2° cognome di Zandonella]

a. 1566: Gervasius q. Leonardi Pittoni;                             

a. 1596: Nardo de Pitton.

Santo Stefano

Pulié

a. 1566: 1)Odoricus, 2)Leonardus de Pulié, 3)Uliana, 4)Zardus, 5)Antonius de Puliedo;   

a. 1596: 1)Valentin q. Zardo, 2)Antonio suo fratello, 3)Zan, 4)Valentin q. Nardo da Pulié.

Santo Stefano

Quandel (Quando)

a. 1566: 1)Odoricus q. Antonii, 2)Bortholutius de Quando;  

 
a. 1577: Odoricus Quandello [è con tutta probabilità l'Odorico de Quando del 1566];    

a. 1596: 1)Dorigo, 2)Zuan fiol de Dorigo Quandello.

Santo Stefano

Zandonella

a. 1566: ser Hieronimus Ioannis Donellae; 

a. 1596: ser Hieronimo Zandonella.

Valle

De Lorenzo

a. 1566: Iacobus Laurentii;   

a. 1572: 1)Haeredes q. Iacobi, 2)Haeredes q. Simonis de Laurentio;                                

a.1596: Nicolò Q. Bortolo de Lorenzo.

Valle

Gnocco [2° cogn. di Soravia]

a. 1566: 1)Gregorius dictus Gniocco, 2)Petrus frater e 3) Osvaldus frater   

 a.1596: Piero e Svaldo q. Andrea da Val sono forse i due precedenti].

Valle

Zampol

a. 1596: 1)ser Luca da Val, 2)ser Lunardo suo fratello con tre altri fratelli, 3) ser Domenico quondam ser Zampol da Valle, 4)ser Marco suo fratello insieme con suo suocero Simon da Val.

Foto  della prima pagina dei documenti che danno origine alla ricerca.

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