Così dal "Gazzettino"

Giovedì, 11 Dicembre 2003
IN COMELICO LA PRIMA MESSA IN LADINO
Per concludere i festeggiamenti dei vent'anni di attività il Gruppo musicale di Costalta ha scelto un'iniziativa quanto mai originale: una messa in ladino. Nella vita del sodalizio ha sempre avuto, infatti, un posto significativo anche l'esperienza religiosa. E proprio per manifestare un ringraziamento al Signore per questo dono di amicizia e creatività, è stato ritenuto importante celebrare una messa a conclusione degli appuntamenti per il ventennale. Le parti in ladino saranno limitate alla preghiera dei fedeli, all'omelia e ai canti.

L'appuntamento, per poter condividere in modo autentico questo momento con gli amici che camminano sulla stessa strada della tradizione e della valorizzazione della cultura ladina in provincia, è fissato per sabato prossimo, 13 dicembre alle 18, nella chiesa parrocchiale della frazione più alta del comune di San Pietro. La liturgia sarà celebrata da don Maurizio Doriguzzi, comeliano di Danta, parroco di Costalta e Campolongo, mentre l'omelia sarà tenuta da don Sergio Sacco, una delle personalità più autorevoli nel panorama culturale della Ladinia bellunese. Al Gruppo musicale spetterà, invece, animare i diversi momenti della celebrazione con alcuni dei brani religiosi inseriti nel proprio repertorio, costituito da oltre 150 canzoni originali per testo e musica.

Alla messa ladina parteciperanno i rappresentanti delle Unioni ladine della provincia di Belluno, con i vestiti da festa della tradizione delle varie vallate ladine. «Celebrare una messa in ladino», scrive il Gruppo nell'introduzione al libretto stampato per l'occasione, «era una speranza coltivata da anni da chi, come noi, ha sempre creduto che il linguaggio dei nostri antenati abbia la dignità per essere usato in tutti i momenti e situazioni della vita personale e sociale. Aprire le porte delle chiese e della liturgia cattolica al ladino sarebbe un impegno che la diocesi di Belluno dovrebbe assumere, come hanno fatto quelle vicine di Udine, Trento e Bolzano».

Yvonne Toscani

Martedì, 16 Dicembre 2003
SAN PIETRO
Tutti d'accordo a Costalta per la messa in ladino Entusiasti e soddisfatti i trecento in parrocchiale
San Pietro

Ben trecento persone hanno partecipato, sabato scorso, alla prima messa in ladino in provincia. Il Gruppo musicale di Costalta non poteva scegliere un'iniziativa più originale per coronare l'impegno di vent'anni trascorsi nella valorizzazione della cultura e della lingua locali.Frutto di un attento lavoro, durato quasi un anno, la celebrazione nella chiesa parrocchiale della frazione sampietrina più alta, ha testimoniato ancora una volta quanto importante sia per il sodalizio costaltese il linguaggio degli antenati. La liturgia è stata celebrata da don Maurizio Doriguzzi, comeliano di Danta, parroco di Costalta e Campolongo (coadiuvato da don Waldemar Massel), mentre l'efficace e coinvolgente omelia è stata tenuta in lingua ladina (come i canti e le preghiere dei fedeli) da don Sergio Sacco, una delle personalità più autorevoli nel panorama culturale della Ladinia bellunese.Al Gruppo musicale è toccato, invece, animare i diversi momenti della celebrazione, cui hanno partecipato numerosi rappresentanti delle Unioni ladine della provincia di Belluno, vestiti con i tradizionali abiti da festa delle varie vallate. «È stata una celebrazione coinvolgente - commenta Luciano Casanova Fuga, maestro del Coro Comelico - in armonia con lo stile del Gruppo Musicale di Costalta, in cui fa da padrone la poesia in ladino valorizzata dalla musica».«Sono entusiasta - aggiunge Duilio Casanova De Marco - È stato un momento particolarmente commovente, sotto tutti i punti di vista. Abbiamo potuto esprimerci nella lingua che ci hanno insegnato i nostri genitori». «In questa messa è racchiuso quanto il Gruppo Musicale è riuscito a produrre in vent'anni, esportando la cultura del Comelico e, soprattutto, radicando nella gente la consapevolezza delle proprie tradizioni - evidenzia Max Pachner, vicepresidente della Provincia - poiché quello che s'impara dai genitori e all'interno della comunità rimane e contribuisce alla formazione del carattere di ognuno e, in definitiva, della realtà in cui vive».

Yvonne Toscani

....e così sabato 13 dicembre, come annunciato, si è celebrata a Costalta la prima S. Messa in Ladino in Comelico. Chiesa affollata, partecipazione in costume di rappresentanti delle Valli ladine, il gruppo musicale di Costalta, tre Sacerdoti,.. tutto come da programma. Una nuova iniziativa che il Gruppo Musicale di Costalta "ci ha abituati". Parte della S. Messa,  preghiere e canti tutti in ladino. Anche l'omelia tenuta da don Sergio Sacco, accento di Comelico Superiore, ha coinvolti tutti con un'attenzione particolare.  Un libretto ha permesso anche ai non Comeliani, di seguire canti e preghiere che venivano presentati anche in italiano. Da questo libretto sono stati ricopiati alcuni brani cantati e preghiere presenti su questa pagina.

 

Gloria

Gloria, gloria  al Signor
gloria, gloria a dut al ziel
e padime su la tera
par i omin ch'fa dal bögn.
Ciantogn laude e benediziogn,
nöi, Signor, te adoron
Dio te glorificon
pla to gloria zenza fin
gloria, gloria al Signor.

Gesù Cristo Signor
unico fi de Dio pare
tu es l agnel
ch'lava via i pices da la tera
ebia pasion d naietre.
Tu es l agnel
ch'lava via i pices da la tera
scolta nöi ch'te parion.
Tu es sentò lasù i  ziel
ilò arente to pare
ebia pasion d naietre.

Santo Santo es tu Signor
al pi auto al pi grön
Santo Spirito e Gesù
Dio pare ch'ne vò bögn
ebia gloria zenza fin.
Amen.

Gloria

Gloria, gloria al Signore
nell'alto dei cieli
e pace in terra
agli uomini di buona volontà.
Cantiamo lodi e benedizioni,
Signore, ti adoriamo,
Dio ti glorifichiamo
per la tua gloria immensa
gloria, gloria al Signore.

Gesù Cristo
figlio unigenito del Padre
tu sei l'agnello
che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi.
Tu sei l'agnello
che toglie i peccati del mondo
accogli la nostra supplica.
Tu che sei in cielo
vicino a tuo Padre
abbi pietà di noi.

Santo sei tu Signore
tu l'altissimo
Spirito santo e Gesù,
Dio padre che ci ama
abbi gloria senza fine.
Amen

Pater noster

Tu ch'tes al pari, al pari de duc'nei
e che dal ziel t asisti i to canai
nei te glorificon coi nom' pi bei
co'n salmu che, com te, n po fni pi mai.

Iona al to regnu comi ch'te vos tu
in maniera ch'duci obdisa al to vulei
tanto su n Paradis comi cadù
sora sta tera grama enò ch'son nei.

Fa che n manci al pan, chel d ogni dì
e pardona Signor i nos pices
li nostri depti, ognun ruvi a capì
da fei listesu par i so frades:
salva Signor dal mal sta to fameia
da ogni tentazion e cusì seia.

(Pio Zandonella Necca - Dosoledo)

Padre nostro

Tu che sei il padre di tutti noi
e che dal cielo proteggi i tuoi figli
ti glorifichiamo con i nomi più belli
con un salmo infinito come te.

Venga il tuo regno, come tu vuoi
e tutti obbediscano al tuo volere
sia in paradiso che quaggiù
su questa terra infelice dove viviamo.

Non ci manchi il pane quotidiano
e perdona le nostre colpe
i nostri debiti: ognuno possa capire
di fare altrettanto con i fratelli:
salva Signore questa famiglia dal male,
da ogni tentazione e così sia.

 


Pön e vin

Sentade arente
in cla söra dla Pasca
su la taula l agnel
la memoria dal to sacrifizio
erbe amare e parole sotos
de tristöza e d amor
dant i vöi al mistero
dal pön e dal vin.

Sporde a nöi ncamò n ota la mön
föi zarcè al savò da to pön.
resta sempro a naietre vizin
föi zarcè al savò dal to vin.

Na pöra farina
dal molin di nos dis
impastada d fadii
e dedinze al lvà dal to Spirito.
Na famöia de frade e sös
ch'inà fame d amor
va a carì al mistero
dal pön e dal vin.

Sporde a nöi...

Pane e vino

Seduti vicino
la sera di Pasqua
sulla tavola l'agnello
memoria del tuo sacrificio
erbe amare e parole sommesse
di tristezza e di amore
davanti agli occhi il mistero
del pane e del vino.

Porgi ancora a noi la tua mano
facci assaporare il tuo pane.
Restaci accanto
Facci assaporare il tuo vino.

Povera farina
del mulino dei nostri giorni
impastata di fatiche
e dentro il lievito del tuo Spirito.
Una famiglia di fratelli e sorelle
che ha fame di amore
va in cerca del mistero
del pane e del vino.

Porgi ancora...


Magnificat

Dedinz' dla mi anma söi piöna d legria
a Dio iö cianto la möio armonia
parchch'li da l auto à spiò du proprio me
dedinz'dla mi anma iö cianto al grön Re.

Sarau na poröta e Dio m à voluda
pal cöre sanziöro a li söi piaduda
beata zi secui saröi in so onor
sarau na poröta, m à scuerta d amor.

Ai siore, ai superbe al Signor sera el porte
ai grögn de sta tera el fortune va storte
ma l döbal e l pöra gnarà rincurò
ai siore, ai superbe farà sbasà al ciò.

In coro un magnificat a Dio d Israel
ch'a dute el promöse è stò sempre fidel
a li ogni laude e benedizion
in coro un magnificat sempro cianton.

 

Mgnificat

Dentro alla mia anima felicità assoluta
canto a Dio la più bella armonia
perchè mi ha guardata dall'alto
dentro la mia anima canto al grande re.

Ero povera e mi ha scelta
gli sono piaciuta per la sincerità del cuore
sarò beata in suo onore nei secoli
ero povera e mi hai ricoperta di amore.

Ai ricchi, ai superbi il Signore chiude le porte
ai potenti del mondo procura sfortune
ma il debole e il povero saranno curati
ai ricchi, ai superbi, abbasserà il capo.

In coro un magnificat al Dio d'Israele
che ha mantenuto le sue promesse
a lui le lodi e le benedizioni
in coro un magnificat cantiamo per sempre.

ORAZION DLA NÖTE

Söia bögn dita in onor e gloria de Dio,
dla Madona e dal Bambin Gesù,
duta la corte zeleste ch'é in ziel,
al somo pontefice,
li anme sante dal Purgatorio,
par duce i nos morte
e Dio ne varde dai pices mortai
dla morte improvisa in mön dal demonio,
in mön dla iustizia,
dle cative compagnii,
incöi, ogni dì e ogni söra,
s par e pias a la Madona,
pas ai vive
e rechia e riposo ai morte.
Al Signor à dò un bon dì
e ch'al döia anche na bona nöte
sempro in grazia soa.
Amen