PROFILO ARTISTICO

di

Oskar De Tomas Pinter

Gli appassionati del genere musicale ladino-tirolese conoscono bene l'interprete per eccellenza di questo tipo di musica: Oskar De Tomas Pinter e la sua fisarmonica.

Oskar  è nato infatti a Costa di San Nicolò di Comelico, in provincia di Belluno ed è quindi immerso totalmente nelle tradizioni della sua terra con tutte le sue sfaccettature  di cui la musica è un aspetto veramente caratteristico.

A otto anni Oskar s'innamora  della fisarmoniaca e inizia così lo studio dello strumento con il M° Gaetano Favini.

    Nel 1960 si trasferisce a Milano e continua qui la strada del perfezionamento, curando in particolare l'aspetto esecutivo, con il M° Luigi Oreste Anzaghi.

    Nel 1966, dopo il servizio militare, conosce il M° Arrigo Rebuzzi, che gli cura l'ultima impostazione nella padronanza della fisarmonica.

   Inizia così il periodo di partecipazione a spettacoli, dove ha modo di dimostrare la sua maestria con lo strumento.

   Conosce nel 1973 il M° Gigi Cichellero, che lo apprezza enormemente  per le sue qualità e lo invita a frequentare il suo studio  per imparare nuove tecniche e per esibirsi con lui.

   Nel 1960 si trasferisce a Milano e continua così la strada del perfezionamento, curando in particolare l'aspetto esecutivo, con il M° Luigi Oreste Anzaghi.

   Oskar acquisisce così - sempre più - maggiore disinvoltura, precisione e tecnica.

   Nel giugno del 1987 viene pubblicata la sua prima incisione, distribuita dalla Fonotecnica Fonola di Milano. Questa prima cassetta va naturalmente a ruba soprattutto - ovviamente - fra gli appassionati del genere.

   Comincia poi a comporre, dopo aver superato brillantemente gli esami della SIAE come compositore melodista e trascrittore.

   Inizia così il suo cammino artistico presso le emittenti radiofoniche e televisive private, presso cui ha un immediato riscontro positivo.

   Il 2 aprile 1989 vince il 1° premio al concorso internazionale di fisarmonica "Città di Vercelli" nella categoria musica folk e un ulteriore !° premio per l'originalità e la tecnica dei brani da lui eseguiti. L'originalità, appunto, è un requisito del nostro artista che colpisce immediatamente. Il M° Wolmer Beltrami, che è presidente di giuria in questo concorso, gli manifesta la sua ammirazione e si complimenta calorosamente con lui. Altrettanti apprezzamenti gli vengono rivolti dalla Prof.ssa Eugenia Marini, due volte campionessa mondiale di fisarmonica.

   Nel 1990 partecipa nuovamente al concorso "Città di Vercelli"  e consegue un meritato 2° posto con brani di sua composizione.

   Nel giugno 1992 ha un enorme successo di pubblico e di critica per i suoi caratteristici brani ladino-tirolesi eseguiti nell'ambito del "Festival di Erbezzo" in provincia di Verona, dove si classifica al 2° posto.

   Partecipa poi, sempre nel 1992, al concorso "1° trofeo Antonio Capello" in Val Vigezzo, ed anche qui ottiene un lusinghiero 2° classificato.

   Nel frattempo continua a comporre ed incidere.

   C'è inoltre da segnalare che, anche se per una piccola parte, Oskar ha collaborato con Fabrizio De André nel brano "Ottocento" dall'ellepi Le nuvole e con Paolo Somià Jodler.

   Oskar De Tomas Pinter ha oggi al sua attivo 1 LP, 4 CD e 18 MC, l'ultima delle quali, dal titolo DAI MONTI DEL CADORE sta ottenendo un notevole successo.

   La musica del M° Oskar De Tomas Pinter viene prodotta, venduta ed esportata in Francia, Svizzera ecc. .

   Oskar ha già al suo attivo 150 brani depositati alla "SIAE" Società-Italiana-Autori ed Editori, alla quale è iscritto dal 1987, codice SIAE 79G91.

   Si è esibito in tantissime sale da ballo, ha partecipato a molte trasmissioni televisive e radiofoniche. Ha firmato alcune sue composizioni con il M° Fausto Fulgoni autore di brani che hanno avuto successo come "Bugiardo amore" ecc. .

RICONOSCIMENTI

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LA CRITICA

UNA FISARMONICA RUBATA AL CANTO, ALLA NOSTALGIA E A MOZART

da il periodico "il Cadore"

Una fisarmonica rubata al canto

Caro Emanuele, speravo quest'estate di incontrarti, ma purtroppo non è successo. Ho dedicato, come mia abitudine, un pomeriggio agli anziani dellà Casa di Riposo di Santo Stefano. Ti allego questa nota fattami da un critico d'arte lombardo abbastanza conosciuto. Vorrei con questa mia ringraziarti per l'ospitalità e disponibilità più volte riservatami. Un caro saluto,

O. De Tomas Pinter Monza
 

Ormai, caro Oskar, la tua musica è diffusa in tutto il mondo. Io l'ho ascoltata anche in Australia, a casa del mio amico Arcangelo Baldovin che se la godeva anche in macchina, con sua moglie Lucia che canticchia le tue arie incise dalla "fisorchestra" di musica folk ladino-tirolese che diffondi attraverso le dita (e il cuore e l'animo e il cervello) delle tue meravigliose mani. Non ci siamo visti quest'estate (ma i lettori de "Il Cadore" si, insieme con gli alpini in una foto del nostro Giovanni Da Via) soltanto perché -il maltempo mi ha messo KO. per più di qualche giorno. E anche perché la festa dei milanesi è coincisa con quella dei Cadorini lontani.

Trascrivo qui sotto. la recensione fatta su di te dal critico Sergio Mora . e che ha per titolo "Una fisarmonica rubata al canto, alla nostalgia e a Mozart".

 

In un recente studio di "musicoterapia" lo studioso francese Alfred Tomatis mette in evidenza il rapporto non laterale fra "filastrocca popolare" e musica colta. Il medico francese osserva che il rapporto che si instaura fra le due realtà è quello di riesumare il ricordo lontano, mai assopito, fra la voce materna e la vita del bambino. Appunto per questo ogni fanciullo riconoscerà subito, e naturalmente, l'idioma della propria terra attraverso le melodie che la cultura "popolare" ci ha tramandato.
   Oskar De Tomas Pinter ha rielaborato in quantità infinitesimale gli spunti del folklore alpino nel suggestivo canto della sua fisarmonica.
   Il risultato, come nell'ascolto delle melodie folkloriche più genuine, è quello di una contagiosa forza dell'ottimismo che l'Autore alimenta attraverso la speditezza dei ritmi di danza, non immuni da quella tinta di malinconia che rende ancor più viva la partecipazione di chi suona e di chi ascolta.
   Ogni artista fa della propria melodia la centralità dell'universo.
   Il canto di De Tomas Pinter essendo legato alle " ragioni native " della danza e dello Jodel, compone un rosario di incitamenti emotivi a cui sarà molto difficile resistere. Chi lo conosce di persona troverà riscontro immediato fra la vitalità degli spunti melodici e la comunicativa dell'uomo che, proprio come un celebre personaggio di Mozart, non ha infigimenti nel porsi fra la realtà di tutti i giorni e la grandezza dionisiaca della Natura.

                                                                                                                                        Sergio Mora
                                                                                                                                      
Critico musicale

UMANITA' E NATURA NELLA FISARMONICA DI DE TOMAS PINTER OSKAR

Quando si parla di Arte, molto spesso, lo statuto del "genere letterario" viene d'impiccio, prendendoci in contropiede nel delineare figure o situazioni artistiche abbastanza "particolari".
   La musica "popolare" è sempre stata la "bestia nera" di tutti i musicografi e i critici musicali, salvo poi fare ammenda nei casi eccezionali di Mozart, Brahms, Strauss e Mahler.
   In ultima analisi diciamo che ogni vera musica è in sé popolare, in quanto accede alle "ragioni native" di chi la scrive e suona.
   Questo è il caso del "simpaticissimo" Oskar De Tomas Pinter la cui vocazione per la melodia contagiosa e lo spirito alpino delle sue terre afferra immediatamente l'ascoltatore, sia che lo ascolti nei numerosi nastri e C.D. da lui realizzati, sia che abbia la fortuna di incontrarlo dal vivo nelle sue sortite concertistiche.
   Lo spirito solenne e poetico delle cime innevate, delle rocce solitarie ed imprendibili, ma anche l'ilarità dei capi fioriti e dei provvidi specchi d'acqua, pervade la musica di De Tomas che si pone davanti all'ascoltatore in modo immediato, senza diaframmi o pedanterie. Dal sorriso pacioso  e bonario, che l'Autore elargisce dalle copertine dei dischi, erompe la vitalità dei ritmi popolari della sua fisarmonica. Il rapporto che risulta è quello fra Uomo e natura, nella festa dei colori e degli impasti umani che non è difficile immaginare nella realtà concertativa delle esibizioni del nostro De Tomas Pinter.
   Accanto alla spontaneità dei ritmi di danza appare anche la notevole dote di melodista, capace di sfornare allusioni canzonettistiche , "contaminatio" spagnolesche e altre variazioni spontanee e sorgive come l'universalità dello "Jodel" che, da richiamo alpino, diventa, grazie al De Tomas, "leitmotiv" umano e cordiale dello stare fra gli uomini e la natura.

         Sergio Mora
         
Critico musicale

...con personaggi conosciuti

...con Paolo Frajese ...con Elisabetta Gardini ...con Enrico beruschi

... poesia

 (Costa)

Ai monti del Cadore

0 miei cari monti lassù,

quanti ricordi,

momenti di gioia intensa

con nostalgie struggenti

nei trîsti momenti dell'addio.

Non v'è giorno che il sole sorga

senza che il mio pensiero sia a voi rivolto

o meravigliosi monti del nostro Cador

è lassù che ho lasciato il mio cuor.

Il tempo trascorre lento,

forte è in me il desiderio del ritorno

per riassaporare tutto ciò che

il Creatore ci ha voluto donare:

i profumi dei fîori, l'ebbrezza del vento

che spira accarezzandovi

riportando lassù i sentimenti più profondi

di noi poveri emigranti.

Monza, 14/07/1982

Oskar De Tomas Pinter

...in occasione della mostra del 99' al  Circolo "Le Ongane" di Costa

L'Amicizia                                                 

Dutto al valor d l'amicizia konsiste zal
 
perfeto konsenso d la volontà d le idée. La
 
vera amicizia n'po esiste k'tra omins bogn
 
e konsiste z'un komun modo d'senti in
 duce i kase d'la vita, insieme a un
 sentimento d'afeto e d'benevolenza.
 Intenduda ksi l'amiciz'ia inè al régal ka
 
pudu fei al Padreterno ai omins.

Al piazer da sonà

Chi k'ha sonò con piazer ama kel k'ha sonò,
 
ama kel k'ha sonò aped li
 ama duce kei k'ha sonò aped li
e kei k'ha scoltò.

Oskar De Tomas Pinter

...gli amici

OSKAR

Delle dita sfiorano con dolcezza una tastiera

mentre al crepuscolo prima di sera

stai pensando alla giornata trascorsa,

quella musica ti stringe il cuore come una morsa.

Ti fa sognare paesaggi incantati

ti fa vedere monti dal sole dorati,

 ti fa vedere verdi pascoli in fiore

ti fa ricordare cos'è l'amore.

Ti fa sentire cosi piccolo di fronte alla natura,

che al pensiero del confronto la coscienza ha paura

è come trovarsi davanti ad un confessore

 che ti dice:  "La base della vita è l'amore".

Nel tuo IO si aprono nuovi orizzonti

fatti di cielo nuvole e monti

di cui ognuno puoi trarre un frutto

perchè in questa tastiera Lui ci mette proprio tutto.

E'  un personaggio umile e  generoso

che degli applausi è piuttosto ritroso,

ma mette nella musica l'anima ed il proprio IO

e la trasmette agli altri, domando tutto, come vuole Dio.

I Valsesiani Silvano e Mario Giarelli al carissimo amico OSKAR

Valmoggia 3-7-1994

...alcune copertine della notevole produzione di CD e musicassette

...la stampa

...dal periodico "il Cadore"

 

QUANDO OSKAR INTRODUSSE DE ANDRE' NEL MONDO DELLO JODLER

Caro Direttore,

a dieci anni dalla scom-parsa dell'amico Fabrizio De Andrè, poeta, musicista e cantante, ci tengo a dire che mi onoro d'averlo conosciuto e praticato. Con lui partecipai alla registrazione di uno jodler su di un suo LP che sarebbe uscito poco dopo. Eravamo nel 1990, se ricordo bene, il titolo del brano era "Ottocento", il LP "Lé Nuvole". (...)

Un giorno mi chiamô il suo capo orchestra Mauro Pagani che su ordine di Fabrizio mi chiedeva se potessi eseguire uno jodler. (...) A Costalissoio c'era un cer-to Paolo Somià, bravissimo nell'eseguire questo tipo di vocalizzo. Lo contattai e lo invitai a Milano per la registrazione. Tutto andò benissimo, De André mi ringra­zia con la promessa di scrivere un testo su un brano da me scritto in precedenza e che lo riteneva valido.

Purtroppo destino volle che di li a poco si ammalasse e cosi non se ne fece nulla. Ho dei bellissimi ricordi. Un giorno, andai a salutarlo dopo lo spettacolo allo Smeraldo di Milano, mi venne incontro, mi abbracciô con mia grande gioia.

Di récente è uscita una riedizione di quel lavoro e sulla fascetta del CD lui mi ringrazia per "averlo introdotto nel rutilante mondo dello jodler".

Saluti a voi tutti della Redazione.


 

Oscar De Tomas Pinter

Monza

E' un onore aver collaborato  con De André ed una soddisfazione essere ricordati in un suo CD.

Per chi non lo conoscesse, il maestro Oskar è di Costa di S. Nicolò Comelico e suona musicafolk ladino tirolese fra Milano e Monza, ha inciso inoltre presso prestigiose case discografiche di Milano.

 

OSKAR DE TOMAS PINTER

«Abitavo in montagna e d'estate - avrò avuto 11-12 anni - mi mandarono in alpeggio a curare le bestie di un conte della zona. Quelle settimane di lavoro mi fruttarono ben 15 mila lire di compenso. E io, sapendo che in paese c'era uno che vendeva la sua fisarmonica, mi affrettai a impiegare i miei guadagni nello strumento. Tranne poi prenderle di santa ragione da mia mamma che aveva capito subito quel che io cercavo di tenerle nascosto.
Ma alla passione non si comanda e devo dire che questo strumento mi ha data tante soddisfazioni: ho ricevuto anche gli elogi del Santo Padre a cui inviai una cassettina con le mie musiche , approfittando del fatto che veniva in vacanza a Lorenzago, qui in Cadore. Sono un ladino della Val Comelico, quasi al confine con l'Austria e da noi la tradizione musicale della fisarmonica è forte.
Ho cominciato ad appassionarmi
da bambino. 

  Ascoltavo   rapito un musicista che  suonava   nella   sala da  ballo dove erano ammessi solo gli adulti. A noi   bambini   era vietato entrare, ma lui  era  cosi  bravo che io mi nascondevo sotto i tavoli per poterlo  ascoltare di nascosto! La musica è stata molto importante nella mia vita: è stata praticamente tutto per me e mi ha aiutato ad affrontare e superare i guai dell'esistenza!».
                                                                  

Foto e articolo tratti da una rivista mensile edita da emittente di Milano - Antenna tre - .
Oskar è presente  alla trasmissione "Festa in piazza". E' possibile vederlo anche da satellite su "Telelombardia" il venerdì sera.

                          

Suonando una foglia d'edera

L'originale trio dei Musikani ha già due album all'attivo

Tre bicchieri di vino rosso, tre cappelli da alpini, tre camicie tirolesi, una fisarmonica, un veccho basso tuba e .....una foglia d'edera: parte l'inconsueto concerto dei Musikani. Alla fisarmonica Oskar De Tomas Pinter, tirolese trapiantato a Monza; al basso tuba Antonio Vicentini da Chiampo, alla foglia d'edera: Danilo Boschetto da Chiampo.

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Caricatura fatta da De Rigo Conte Renato - di Costa - che vive a Torino.