Don Bruno Bersaglio, "classe 1914", ora Canonico della Cattedrale di Feltre, fu Vicario parrocchiale a Costalissoio-Casada solo dall' aprile al novembre 1979 a causa di una malferma salute.
Ospite nella canonica di Costalissoio in diverse occasioni, conserva dei nostri paesi e della nostra gente una grande stima ed affetto che ci onora.
Ricorda con nostalgia quel breve tempo passato con noi che così ha trascritto in forma poetica:

a costa di sole

O Costalissoio
seppur per dimora,
come Casada,
lontana mi sei,
in mio dolce pensier
ti vedo vicina.

Io allora ti scorgo
stesa a Comelico,
baciata dal sole
su splendida altura
di Santo Stefano.

In mente rivedo
tue nitide case
e tuo Camposanto,
ornato di fiori.

M'attira tua Chiesa
con bel campanile;
ritrovo tua gente,
che tanto mi amò,
e parmi d'essere ancor
in quella Canonica
gremita di giovani,
fanciulli e bambine
per canti e chiassate,
per giochi e risate.

Ripenso a tua piazza
con bel Monumento
di tuoi Caduti;
mi rivedo ad altare
coi miei chierichetti
seri ed attenti,
e scorgo Lucia,
donna instancabile,
tesa per anni
a pulizia della Chiesa;
m'incontro con membri
di Fabbriceria,
tanto a me uniti
per impegno ed affetto.

E ripenso ad amico
don Sergio Tessari,
che più volte m'accolse
per giorni a riposo;
nè silenzio mi lice
per buone famiglie,
che, in rispetto ed affetto,
mi vollero a mensa
e a colloquio fraterno.

E che dire di Regola,
come in Casada?
Non ti è forse un onore?
Non ti reca vantaggi?
E qual Ente giuridico
realmente lo è!

Lo è per Presidente
e persone d'ufficio;
lo è per Regolieri,
che in sedute e convegni
esprimon pareri,
e porgon consigli;

e lo è pur per aiuti
che essa ti dà
per boschi e prati
di sua proprietà
quali legna e fabbisogno
per riassetto di case,
nonchè per cessioni,
come fu per Canonica,
che, restando di Regola,
tramite Curia,
sarà sempre dimora
per Clero in Parrocchia.

Poi lassù, in pensier
io rivedo Santo Stefano
a valle, in sua vaga bellezza,
e a ponente Costa e San Nicolò,
e più a lungi Candide,
Padola e Danta,
con boschi a distesa:
visione stupende
d'un verde Comelico,
che par mi dica:
"Non fermarti a pensier,
che viene, che và,
ma, in  spinta d'amor,
a me ancor fa ritorno! "

Ed infine? Eccomi a te,
o quieta Casada,
con tua nitida Chiesa,
ove ad altare
celebrai Messe con Omelie,
davanti a fedeli
tesi ad ascolto
e proni in preghiera;
eccomi a case,
lungo discesa
e a via principale
tra gente ospitale,
semplice e buona,
aperta in dolcezza
e amabilità;
ecco distesa
con tuo Cimitero,
ove pia gente,
china alle tombe,
accende suoi lumi
e sgrana Corona.

Sei quindi, o Casada,
qual porta, che s'apre
a tuoi verdi pendii,
sotto limpido sole,
che alma mi eleva
e cantare mi fa!

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Feltre 21 febbraio 2007

don Bruno Bersaglio