Pillole di storia del mese di  Gennaio 2019

Dal bel libro che la prof. Anna Comis (insegnate a Pieve di Cadore) ha dedicato ai suoi genitori ed al paese di origine: Casada.
Pubblicato nel 2003

....
Copiate parti che sono comuni ai nostri paesi.


   Dal capitolo "Le guerre"...       ...si legge "Casada" ma vale lo stesso per Costalissoio.

 

....... seguito del  capitolo pubblicato nel mese di dicembre 2018....

 

 

Allo scoppio della II guerra mondiale il 1 settembre 1939, l’Italia adottò la posizione di “non belligeranza”, ma in seguito alla dichiarazione di guerra, 10 giugno 1940, partecipò al conflitto. Con la guerra l'amministrazione del Comune di S. Stefano assunse carattere straordinario e venne nominato un Podestà: Giovanni Fontana. Dalla sua pubblicazione “Durante la guerra e l’occupazione tedesca dal 1939 al 1945” ho ricavato le seguenti informazioni: “ Il Podestà era l’amministratore unico del Comune e doveva provvedere: - alla gestione tecnica ed amministrativa del patrimonio silvo-pastorale delle frazioni ed al godimento, da parte della popolazione, dei diritti di rifabbrico, di pascolo e di legnatico (compiti ora assolti dalla regola); - al tesseramento annonario; - al rifornimento di viveri extra tesseramento; - all’assistenza ai richiamati ed alle loro famiglie; - all’assistenza in generale (E.C.A. Ente Comunale Assistenza; O.N.M.I. Comitato Comunale dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia; Mutua Sanitaria Comunale per l’assistenza medica, farmaceutica, ospedaliera. Del comitato amministrativo di tale ente faceva perte Gio:Batta Comis) ed altro ancora. In aiuto al Podestà vennero nominati dei collaboratori. Per Casada fu nominato fiduciario Gio:Batta Comis (1874-1950) che in seguito all’istituzione dei commissari prefettizi, dal dicembre 1941 in applicazione della Legge sugli Usi Civici, fu sostituito dal commissario frazionale Gilmo Mario e quest’ultimo nel 1944 da Gaetano Comis Da Ronco (1892-1980). In seguito all’occupazione tedesca per meglio assistere e guidare la popolazione fu istituito un Comitato Consultivo ed il rappresentante di Casada era Antonio Giuseppe Comis da Ronco. Comis Carlo (1896-1946) era capo delle guardie boschive e faceva parte dell’équipe che provvedeva a tutte le complesse, numerose operazioni necessarie per le utilizzazioni boschive e per la segagione dalla martellata delle piante effettuata dalla Milizia forestale, alla consegna del segato agli Enti Militari. Nel periodo bellico consistenti erano gli scambi di legname e di legna da ardere con generi alimentari, principalmente cereali che venivano venduti alla popolazione extra tesseramento a prezzo di costo ed anche a prezzi ridotti o gratuitamente... L’assistenza ai bambini ed ai ragazzi, specialmente per ovviare alle deficienze alimentari veniva effettuata attraverso l’O.N.M.I., il Patronato scolastico con distribuzione negli asili e nelle scuole di ricostituenti e con la refezione scolastica. Nel periodo estivo l’assistenza continuava con le colonie elioterapeutiche realizzate negli edifici scolastici.

Nell’estate del 1944 i tedeschi stanziavano ad Auronzo e a Sappada e, talvolta, passava per il Comelico qualche camion di tedeschi per i rifornimenti. In uno di questi passaggi fu arrestato il partigiano Fiori Comis, che transitava con la motocicletta del macellaio Bruno Mario e portato al Presidio di Sappada. I partigiani locali chiesero al Podestà di recarsi a Sappada per cercare di ottenere la liberazione. Il Podestà Giovanni Fontana, dopo essersi informato sull’attività svolta da Fiori, assieme a Bruno Mario si recò al Presidio di Sappada dove testimoniò che Fiori aveva lavorato a raccogliere foraggio ed a far legna in montagna. Bruno Mario asserì che la moto gliel’aveva prestata. La loro testimonianza concordò fortunatamente con le risposte date dal Fiori negli interrogatori subiti. Il Podestà potè ottenerne la liberazione e ritornarono, accolti lietamente, a S. Stefano.

Dopo la liberazione, 25 aprile 1945, su designazione dei Comandanti dei Partigiani e del Locale Comitato Nazionale di Liberazione, fu costituita una Giunta Popolare. Fu nominato sindaco l’ing. Fausto De Zolt, assessore di Casada fu Gaetano Comis da Ronco e membri Antonio Giuseppe Comis Da Ronco ed Ermes Mario. La Giunta popolare fu sostituita da una amministrazione nominata dai capi famiglia il 29 luglio 1945”.

....segue...