Pillole di storia del mese di  Febbraio 2019

Dal bel libro che la prof. Anna Comis (insegnate a Pieve di Cadore) ha dedicato ai suoi genitori ed al paese di origine: Casada.
Pubblicato nel 2003

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Copiate parti che sono comuni ai nostri paesi.


   Dal capitolo "La nuova Parrocchia"...       ...si legge "Casada" ma vale lo stesso per Costalissoio.

 

....... seguito del  capitolo pubblicato nel mese di gennaio 2019....

 

 

La Mansioneria di Casada, con la partenza e successiva scomparsa nel 1917 di Don Luigi Zoppa l’ultimo mansionario titolare a Casada, rimase senza mansionario; il Cav. Don Angelo Amoldo mansionario délia frazione di Costalissoio fu incaricato anche per la frazione di Casada. Nel 1934, con la partenza di Don Angelo Amoldo pure la mansioneria di Costalissoio restò scoperta. Solo nel 1948 fu nominato mansionario per le frazioni di Casada e Costalissoio Don Riccardo Strim. Fu stillato un apposito capitolato dei diritti e doveri, firmato da Don Nicolò Bortolot, Don Riccardo Strim, che accettava la nomina, e dai capifrazione Lorenzo Comis e Valentino Somià. Con taie accordo, le due amministrazioni frazionali s’impegnarono a pagare al mansionario lire 22.700 mensili. Con la rinata Mansioneria si fecero sempre più pressanti le richieste, che si protraevano ormai da 15 anni, degli abitanti di Casada e Costalissoio, desiderosi di staccarsi da S. Stefano ed avere tutti i servizi religiosi sul posto, per ottenere la Parrocchia. Dopo che essi, tramite il commissario Serse Baldovin, si erano accordati con la Curia di Belluno, 116 capifamiglia inoltrarono un esposto all’ammistrazione regoliera per chiedere il sollecito svolgimento delle pratiche necessarie per l’erezione in parrocchia della rinata mansioneria. Ottenuto il parere favorevole dell'assemblea dei regolieri, il commissario il 18 ottobre 1950, la delibera n. 100, con la quale si chiedeva alla Superiore Autorità Ecclesiastica la costituzione della parrocchia, assicurando al futuro parroco l’uso gratuito della casa canonica e un trattamento economico pari allo stipendio base di un segretario comunale di 8a cat., ciò secondo diritti storici (si veda la nota n. 4 Fabbriceria pag. 147). La delibera commissariale fu approvata dalla Giunta Provinciale Amministrativa il 9 novembre 1950. L’Ordinariato Diocesano, al quale la delibera era stata inviata, ritenendo sufficienti le garanzie offerte, procedette con Decreto Vescovile dei 21 dicembre 1950 all’erezione della nuova Parrocchia di Costalissoio e Casada. Casada era entrata a far parte délla nuova parrocchia sia per ragioni pastorali che per una razionale distribuzione di compiti e di lavoro, sia in seguito ad una petizione della maggioranza dei capifamiglia di detta frazione. La minoranza, che propendeva a mantenere i legami con S. Stefano e contestava la validità delle firme della maggioranza, impedì che l'ente Regola accettasse e convalidasse per alcuni anni l’operato délla Curia Vescovile. Anche il Consiglio Comunale, non per motivi d’ordine religioso, ma per motivi di prestigio, d’interesse, di conservatorismo diede la sua approvazione solamente quando si trovô nella necessità di riconoscere questa Parrocchia per poter appoggiare favorevolmente nel 1955 la richiesta per l’erezione della nuova Parrocchia di Campolongo. La nascente Parrocchia di Costalissoio-Casada fu solennemente proclamata nella Chiesa di Costalissoio, gremita di gente, il 24 dicembre 1950.

 

....segue...