Pillole di storia del mese di maggio 2015...   ricerca su documento proveniente dall'archivio parrocchiale di Candide.

Si legge di frequente nella cronaca locale di orsi immortalati dalle "trappole fotografiche" poste in vari luoghi della nostra provincia e nel Veneto in particolare. Sbranano asini e pecore e devastano alveari.  Come per tante cose i pareri sono diversi: chi vuol "tenerseli" e colonizzare l'ambiente, chi vuol "farli fuori" e piazza esche avvelenate, chi vorrebbe soltanto poterli "rinviare da dove sono venuti.  Come riporta la cronaca sotto descritta, nei secoli scorsi il dubbio non esisteva, erano premiati i cacciatori e comunque il pericolo si risolveva "alla radice".

Così un titolo del quotidiano "Il Gazzettino" di aprile 2015:

Attenti: in Alpago è arrivato
l'orso Madi. Sbranate 5 pecore

 

Se soggiornasse nei nostri boschi andremmo a funghi e a passeggiare tranquillamente?

 

1633, ottobre - Un orso reca gravi danni a Casamazzagno.

1638, aprile 13 - Preso l’orso in un tamaio costruito dal signor Giacomo Gera e da Bartolomeo Doriga, notai.

1688, maggio 23 - Lucia Zambelli de Michiel è sbranata da un orso nel boschetto dei Gera di fronte all’abitato di Sopalù.

690, giugno 21 - Pietro De Martin di Pietro di Dosoledo, di anni 12, venne dilaniato ed ucciso da un orso, mentre era al pascolo in Selvapiana.

1695 - Ucciso un orso a Selvapiana.

1705 - Uccisi un orso a Rinfreddo e un altro in Digon.

1709 - In Silvella si uccide un orso.

1729 - Tale Pietro Janes-Fus uccise un orso in Prese ed ebbe in premio dal Centenaro venete lire 8.

1745, giugno 30 - Il Consiglio comunale approva l’assegnazione della vizza "dietro Prese" detta poi di San Lucano alla Chiesa di Casamazzagno. Si racconta esservi stato un solo voto contrario e che la notte seguente l’orso (quello fatidico di San Lucano ?) sfondata la porta di stalla, sbranasse due buoi di colui che fu avverso all’assegnazione della vizza al Santo.