Pillole di storia del mese di Agosto 2015...

Tratto dal libro "GUERRA E RESISTENZA IN CADORE"

di Walter Musizza e Giovanni De Donà

 

(Capitolo "Le prime azioni del distaccamento "Cadore")

 

 

...siamo nel 1944 - estratto che riguarda il nostro Comelico...

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A seguito della chiamata di leva, i Podestà di Belluno, Feltre, Agordo, Auronzo, S.Stefano, Pieve di Cadore, nonché altri dell'Alpago e della Sinistra Piave, si riunirono in Prefettura a Belluno il 6 giugno, alla presenza del Prefetto Commissario Silvetti, per esternare tutta la loro preoccupazione, in quanto i giovani nella stragrande maggioranza dimostravano ovunque di preferire la via della montagna. I Podestà dichiararono dunque di far presente ciò alle autorità germaniche per "debito di coscienza, per sentimento del dovere ed a scanso di responsabilità".3

 

3 Vera anima di siffatta iniziativa può essere considerato Giovanni Fontana, allora Presidente della Magnifica Comunità del Cadore. Egli dice testualmente: «La si­tuazione si aggravava, avemmo delle riunioni presso il Municipio di Belluno dei Podestà dei principali Comuni della Provincia. Se ben ricordo, in quella occasio­ne eravamo in undici. Del Cadore erano presenti il Podestà di Pieve Nelso Coletti, il Podestà di Auronzo aw. Giovanni Larese e lo scrivente» (G. Fontana, Notizie storiche del Comelico, cit., pp. 330-31).

La moglie Angelina Bombassei, da parte sua, così ricorda nel suo diario: «Reggeva allora anche la presidenza della Magnifica Comunità e si assumeva gli incarichi più gravosi, poiché nessuno si sentiva capace, o meglio aveva la volontà ed il coraggio di esporsi. Fu lui ad escogitare il mezzo per scongiurare il pericolo di una leva della gioventù da parte dei tedeschi, esortando ed impegnando i Podestà della Provincia, fra cui alcuni paurosi, a scrivere quella memorabile lettera al Comando tedesco».