Pillole di storia del mese di settembre 2015...

Tratto dal libro "GUERRA E RESISTENZA IN CADORE"

di Walter Musizza e Giovanni De Donà

 

(Capitolo "Le prime azioni del distaccamento "Cadore")

 

 

...siamo nel 1944 - estratto che riguarda il nostro Comelico...

 

… il 26 giugno (1944), uomini dell’ “Oberdan* attaccarono presso Forcella Dignas, un piccolo presidio del "SOD", situato oltre confine nei pressi dell'attuale rifugio "Porze", verso la valle del Gail, e formato da una decina di militi piuttosto anziani. L'azione, alla quale parteciparono tra gli altri Aldo Pellizzaroli, Ivo Bergagnin, Attilio De Candido, Dino Buzzo, G. Battista De Candido e Luigi Solagna, porṭ alla cattura di armi e munizioni. Il Maresciallo comandante riusć a fuggire correndo a precipizio lungo i ripidi pen­dii, un soldato resṭ ferito ed un altro fu fatto prigioniero. Al di là dei positivi esiti per il morale di molti uomini, chiamati alla prima esperienza armata, l'attacco fu gratificato dal sequestro di un mulo, che fu prontamente "adottato" dai partigiani e ribattezzato "Hitler": l'animale risulṭ oltremodo utile nei mesi seguenti e resṭ in forza alla Brigata fino allo scioglimento della stessa. (27)

 

   (27)

Test, di Benedetto De Candido "Pianta" e di Luigi Solagna "Fischio" del 27 luglio 1996. Quest'ultimo, nato nel 1923, era tornato a casa a piedi dopo l'8

settembre da Riva di Trento, assieme ad altri compagni. Nel giugno '44 fu contattato in piazza a S.Stefano da alcuni amici già militanti partigiani e convinto ad unirsi a loro. Si porṭ coś prima a "Najaredo", in comune di Costa, sopra "Sega Digon", quindi nelle baite di "Melin" ed infine alla vecchia casera di "Londo": erano in tutto una ventina di uomini agli ordini di Ivo Bergagnin "Bosco" di S. Stefano. La "Relazione ufficiale" della "Calvi" (cit., punto VII) recita testualmente: "Il 26 giugno 1944 un nostro reparto attaccava sulle montagne, al confine austriaco, un posto di vedetta tedesco che si disperdeva, lasciandoci due muli, armi e viveri". Il mulo "Hitler" sarebbe stato poi causa indiretta dell'incendio della malga di "Piandesire" nell'ottobre '44.