Pillole di storia del mese di ottobre 2017

Tratto dal libro "GUERRA E RESISTENZA IN CADORE"

di Walter Musizza e Giovanni De Donà

 

(Capitolo "LA STASI MILITARE INVERNALE E IL LAVORO DI RIORGANIZZAZIONE INTERNA")

 

 

...siamo nel 1945 - estratto che riguarda il nostro Comelico e Sappada...

 

.....segue dal mese di SETTEMBRE 2017

Continua   ......

Il 22 febbraio bombe caddero per la seconda volta su S. Stefano, senza peraltro produrre gravi conseguenze. Rimasero letteralmente coperti dal materiale sollevato dalle esplosioni il cappellano don Riccardo Strim e la giovane Vittoria De Mario, che in quel momento stivano transitando sul sentiero che portava a Costalissoio: miracolosamente non riportarono alcuna ferita e se la cavarono solo con un grosso spavento.

Il
25 febbraio fu Danta a subire un bombardamento e il 27 una grossa bomba fu indirizzata sulla diga di S. Caterina ad Auronzo; per fortuna cadde nell'acqua del lago e provocò solo la rottura dei vetri delle case vicine, giacché un cedimento della diga avrebbe potuto avere conseguenze tremende.

Alla fine di marzo la "Magnifica Comunità" di Cadore ottenne la liberazione di quasi tutti gli internati cadorini dal campo di concentramento di Bolzano ed il loro trasferimento all'organizzazione lavoro "Todt": a prelevarli con un camion si recò lo stesso G. Fontana, accompagnato dal Commissario prefettizio di S. Pietro di Cadore Gildo Cesco.

Anche questo in definitiva poteva essere interpretato come segno del disperato bisogno tedesco di manodopera per i lavori di fortificazione e quindi dell'imminenza ormai della battaglia decisiva.