...un passato non tanto lontano. Meno di cinquant'anni fa...

"Al colnël"  diventa "storia"

(porzione di legnatico  per famiglia spettante al Regoliere per uso "fuoco")

Le fondamenta dell'istituzione regoliera si basa sulla sussidiarietà  e con tre diritti fondamentali: Rifabbrico-fabbisogno, legnatico, pascolo.
Il "Rifabbrico-fabbisogno" si mantiene nel tempo con un contributo regoliero a chi costruisce/acquista la prima casa ed alle opere di manutenzione; il "pascolo", oggi in paese non esistono più animali da stalla, i pascoli delle malghe sono affittati a conduttori non paesani; il "legnatico" subisce una trasformazione determinata dalle nuove tecniche di taglio boschivo e dal relativo utilizzo nel riscaldamento domestico.

 

"Al colnël" del passato...

Il residuo della pianta tagliata, nella zona determinata per il taglio boschivo annuale regoliero, ovvero tolta la parte commerciale restava a terra il "cimale-zima", la "base-bora", la "ramaglia-i rame".

La guardia boschiva o in tempi più recenti un incaricato, stimava il quantitativo di legnatico spettante per "fuoco" delimitando l'estensione e numerandola. Questo "Al colnël" del passato.

Le buone regole di equità si esprimevano nel sorteggio, a chi capita...capita! Ovvero questi lotti potevano presentarsi più o meno disagiati rispetto alla strada: sopra, sotto, lontano, vicino, e questo non era da poco visto che poi il lavoro si doveva svolgere manualmente.

Un avviso Regoliero informava la comunità della disponibilità di un certo numero "di colnëi" e nella data prestabilita presso la sala regoliera avveniva il sorteggio. Potevano allora presentarsi più persone richiedenti rispetto ai lotti disponibili e allora venivano introdotti i "biglietti bianchi" ovvero: escluso in questa tornata dall'assegnazione.
 Il recupero avveniva in una tornata successiva dove "i bianchi" avevano la prelazione.

Buon esempio di democrazia!

 

"Al colnël" oggi.....diventa personalizzato

. Un primo spunto della trasformazione parte dall'avviso regoliero che chiarisce la motivazione.
Un secondo spunto viene dal rendersi conto di come avviene il taglio boschivo oggi e la successiva pulizia del bosco.
Proviamo con l'ausilio delle immagini a rendere comprensibile il discorso:

.
"Taglio"...

...nella maniera tradizionale ma con maggior sicurezza (vedi l'orientamento di caduta assicurato anche da un cuneo idraulico oggi in uso...

 

...trattori cingolati od a ruote trascinano, lungo piste individuate, l'albero intero (tutto compreso) fino a bordo strada forestale. Uno dei motivi per cui il lavoro viene svolto nel periodo invernale e la condizione gelata del terreno che evita "l'aratura" del suolo. Altro motivo: il taglio da ottobre a febbraio, quindi nel periodo di riposo del ciclo vegetativo dell’albero...

...una straordinaria,  "mostruosa", macchina capace di togliergli i rami, ritagliare il tronco nella misura impostata e accatastare il tronco in meno di un minuto...

...la ramaglia, cimali, tronchi non commerciabili vengono accatastati formando grandi cumuli..

 

...risulta chiaro che da questi ammassi ricavare un quantitativo di legnatico destinato a "colnël" risulterebbe estremamente difficoltoso e allora...

...una ditta appaltatrice si impegna alla "pulizia" portando tutto questo residuo a valle in appositi container che verranno avviati alla cippatura (cippato è legno ridotto in scaglie) e destinato ad impianti di termoriscaldamento (vedi quello di S.Stefano di Cadore)  od a centrali a biomasse per produzione energia elettrica (vedi quello di Ospitale di Cadore)...(la pulizia boschiva viene incentivata da contributi regionali)...

...la ditta, su indicazione dell'amministrazione regoliera, lascerà sul posto, a bordo strada, i quantitativi destinati ai regolieri che ne hanno fatto richiesta.

Così nasce "Al colnël"  di oggi.

******************

...su youtube  alcune fasi in movimento della lavorazine nel nostro bosco.
                                                                      >>>>>>cliccare sll'immagine>>>>