mese di Giugno 2025    PILLOLE DI STORIA

Nel "ventennio" quando il bosco frazionale faceva parte del bilancio comunale. (parte 1)

Dal libro "durante la guerra e l'occupazione tedesca-di G.Fontana"

Rammento che nel 1927 il fascismo impose la unificazione del bilancio sociale comunale e dei bilanci frazionali.
    I criteri generali di amministrazione vennero uniformati, sia pure nell'ambito di nuove disposizioni, agli usi tradizionali risalenti alle leggi napoleoniche, che avevano abolito gli antichi ordinamenti del Cadore.
    Si può dire, che le consuetudini legate alla economia locale che si basavano consistentemente sulla proprietà collettiva silvo-pastorale ebbero sempre attuazione.

I BILANCI COMUNALI

    I bilanci traducono in cifre l'opera dell'amministrazione.
    Normalmente l'attivo ed il passivo non differenziano granchè da un anno all'altro.
   Nel periodo della mia amministrazione anche le cifre ne rispecchiano l'eccezionalità.
    Anzichè illustrare i bilanci con molti numeri, credo di rendere più comprensibile l'andamento economico-finanziario con alcune considerazioni e precisazioni.
    Nel primo anno, la contabilità da rendiconto di due calamità, che colpirono il patrimonio forestale, negli anni successivi delle conseguenze dello stato di guerra.
    Si rileva che nei primi cinque anni, dal 1939 al 1943, si dovettero effettuare utilizzazioni boschive superiori al normale, circa mc. 35.000, mentre nel 1944 e '45 furono notevolmente inferiori, circa mc. 4.900, dei quali mc. 2.900 martellati nel secondo semestre 1945 quindi utilizzati nell'anno 1946. Media annuale di legname utilizzato mc. 5.357, quindi inferiore alla provvigione legnosa annua dei nostri boschi.
    Inizialmente furono effettuate vendite di piante in piedi, poi di tronchi a strada, dalla fine del 1942 vendite della produzione di tavolame, dal luglio 1944 al giugno 1945 le vendite furono sospese a seguito delle interruzioni delle comunicazioni.
    In questo periodo le uscite furono coperte con gli avanzi precedenti e nel secondo semestre 1945 si fece fronte con parte dei proventi di oltre 3.000 mc. di tavolame giacenti nelle segherie e con limitati tagli di boschi.
    Consistenti gli scambi di legname e di legna con generi alimentari specialmente cereali.
    I generi alimentari venivano ceduti alla popolazione a prezzo di costo ed anche a prezzi ridotti e gratuitamente.
  
Il patrimonio collettivo dei boschi e dei pascoli, come nel passato, quando le sciagure colpivano i nostri paesi  servì a soccorrere la povera economia privata.
   Questo attraverso l'assistenza, le provvidenze per l'agricoltura e chiuso il capitolo dei lavori pubblici per il divieto di nuove costruzioni, attraverso i lavori per le utilizzazione boschive, la segagione, i lavori di manutenzione e quelli a scopo assistenziale ed anche politico per evitare il più possibile di fornire mano d'opera all'organizzazione tedesca del lavoro la "Todt".
    La complessa attività svolta per la realizzazione delle entrate e per la loro utilizzazione è stata da me illustrata in una relazione in data 3 agosto 1945 n. 2442 di protocollo, presentata all'amministrazione eletta dai capi famiglia.
    Viene riportata nei dati conclusivi nei capitoli "Utilizzazioni boschive" e "Provvidenze per l'alimentazione e l'agricoltura".