SITO AGGIORNATO
del MUSEO SURREALISTA REGIANINI

al link sottostante
http://museoregianini.altervista.org/

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Inaugurata domenica 3 Luglio 2022 la mostra "Occhiali e surrealismo: attrazione" con i quadri di Luigi Regianini, presso il Museo dell'Occhiale a Pieve di Cadore.
Ha presentato la Direttrice del museo Daniela Zambelli, sono intervenuti il Presidente del museo Vittorio Tabacchi e Guido Buzzo del gruppo di promozione attività del Museo Regianini.
Presente la sig.  Angela De Villa ved. Regianini.
Quattro
dei quadri esposti sono stati donati al museo e resteranno permanentemente esposti.

Pagina aggiornata sull'evento sul sito ufficiale al link sottto

http://museoregianini2020.altervista.org/mostra-occhiali-e-surrealismo.html

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Cari amici del Museo,
vi inviamo, in allegato, il “Comunicato Stampa 12/03/2022”, con la sintetica presentazione delle TRE NUOVE PUBBLICAZIONI (due libretti e un pieghevole) che stanno approntando le Pubbliche Relazioni del Museo e che saranno disponibili da inizio luglio. Come già comunicato, nei due siti web (Museo Regianini e Costalissoio), trovate tutte le info aggiornate sull’ESTATE 2022 nel Museo.

Ringraziando per l’attenzione, un caro saluto a tutti

Costalissoio di Santo Stefano di Cadore, 12 marzo 2022

Pubbliche Relazioni del Museo Regianini Surrealismo
(Angela De Villa - Ludovica Regianini - Guido Buzzo - Pino Bertorelli)

http://museoregianini.altervista.org




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Cari amici del Museo.

vi informiamo periodicamente sulle attività che stiamo organizzando per la prossima estate nel Museo Regianini. 

in allegato, ecco l’anteprima di una delle “novità” che caratterizzeranno il centro museale dall’inizio di luglio: le NUOVE OPERE ESPOSTE, espressione del surrealismo prediletto dal pittore.

 

Il presente Comunicato Stampa viene pubblicato anche nella pagina “News” del sito del Museo

 (  http://museoregianini.altervista.org/aggiornamenti.html  )

 e nel sito di Costalissoio (  http://www.costalissoio.it/diario/diario.htm  ).

Ringraziando per l’attenzione, un caro saluto a tutti!

A presto

Pubbliche Relazioni del Museo Regianini Surrealismo

(Angela De Villa - Ludovica Regianini - Guido Buzzo - Pino Bertorelli)

 

Costalissoio di Santo Stefano di Cadore, 1 marzo 2022

http://museoregianini.altervista.org

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Sabato 5 febbraio 2022



Questo il testo e il "Comunicato stampa" ricevuto dal coordinamento Pubbliche Relazioni del Museo Regianini.




Cari amici del Museo,
nella speranza di fare cosa gradita, portiamo a vostra conoscenza (inviandovi il relativo file .pdf, in allegato) un “anteprima” del “Menù estivo” del Museo Regianini, con le attività programmate e i materiali a cui stiamo lavorando.
Vi aggiorneremo periodicamente sullo “stato dei lavori”. Tale aggiornamento sarà pubblicato anche nella pagina “News” del sito del Museo e nel sito di Costalissoio.
Ringraziando per l’attenzione, inviamo un caro saluto a tutti!

A presto

Pubbliche Relazioni del Museo Regianini Surrealismo
(Angela De Villa Regianini - Ludovica Regianini - Guido Buzzo - Pino Bertorelli)

Costalissoio di Santo Stefano di Cadore, 2 febbraio 2022


            
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Il “museo Regianini – Surrealismo” si rinnova ogni anno

La promozione del "Museo Regianini"

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Carissimi Amici del Museo Regianini Surrealismo

VI AUGURIAMO SERENE FESTIVITA’ E UN BUON 2021!

Alleghiamo:
- La CARTOLINA “CLICCABILE” (in ogni immagine si “nasconde” un link! E, per scoprilo, basta CLICCARE su di essa)
- Un INVITO... con le idee-base per l’estate 2021 nel Museo: avrà per tema “L’arte sacra”

Infine, amici, concedetevi un momento di pausa: sono pronti per voi 4 QUIZ e un CRUCIVERBA, che metteranno alla prova la vostra conoscenza del Museo e dell’Artista! Naturalmente, alla fine, sarete premiati con ATTESTATO, i cui fregi sono opera del Maestro Regianini.
Buon divertimento!

http://museoregianini2020.altervista.org/

Pubbliche Relazioni del Museo
Regola di Costalissoio

Costalissoio di Santo Stefano di Cadore, 9 dicembre 2020

 

http://museoregianini.altervista.org/2019.html

 

Il “museo Regianini – Surrealismo” si rinnova ogni anno, allestendo in una delle tre sale opere inedite unitamente a un dipinto rappresentante una tematica di grande attualità.

“Nuova stagione del Museo”  anno 2020

Con l’apertura della nuova stagione del ‘Museo Surrealista – Regianini’ di Costalissoio, ricco di nuove opere.

Nell'estate 2020,
per la consueta esposizione temporanea,
sono presentate tre opere che potremmo intitolare
"OMAGGIO ALLA MADONNA":

1. LA MADONNA DEL COMELICO
2. MATER DULCISSIMA
3. LA MADONNA DEL LAGO
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LA MADONNA NELL'ARTE

La figura della Vergine Maria ha ispirato artisti di tutti i tempi e di tutti i Paesi: le sono state dedicate sculture, affreschi, dipinti, mosaici e altri oggetti devozionali. Senza dubbio, il  tema iconografico della Madonna n ell’arte cristiana è uno dei soggetti con più varianti e presenze in dipinti, affreschi o sculture nel corso della storia. La donna più famosa di tutta la storia del mondo la troviamo raffigurata in numerose gallerie d’arte, in musei e, specialmente, nei santuari e nelle chiese in tutto il mondo cristiano. L’arte da quasi duemila anni ne canta la gloria, le virtù, la bontà. Sicuramente, questo è anche il tema iconografico più antico e più ricco di tutta l’arte cristiana. Il termine "Madonna", che viene dall’italiano "Nostra Signora", è un titolo di rispetto per la Vergine Maria, comunemente applicata alle opere d'arte, soprattutto a quelle immagini che caratterizzano madre e bambino, conosciute familiarmente come "Madonna col Bambino". La più antica immagine conosciuta è quella delle catacombe di Priscilla a Roma, risalente alla metà del III secolo; essa ritrae la Madonna seduta che tiene in braccio il Bambino Gesù. La "Madonna col Bambino" è un soggetto tradizionale dell'1conografia cristiana e le opere ispirate a questo soggetto raffigurano la Vergine Maria con Gesù bambino, solitamente tenuto in braccio.
Anche il Maestro Regianini si colloca in questo filone di pittori ammaliati dall'iconografia mariana. Il tema della "Madonna col Bambino" fa  capolino spesso nelle sue opere di carattere religioso e, in particolare, nei tre dipinti scelti quest'anno per l'esposizione temporanea ("Mater dulcissima", "La Madonna del lago" e "La Madonna del Comelico"). Accomunano le opere alcuni particolari, come il Bambino Gesù sorretto dal braccio sinistro, la presenza di fiori (rose) e di montagne (in due quadri), i volti attorniati da particolari aureole, ad indicare la sacralità delle due figure. (P.B.)

1. LA MADONNA DEL COMELICO

Fonte di ispirazione di questo dipinto è stata una statuetta lignea, proveniente dal Comelico, conservata dal pittore nel suo studio milanese, ricca di ricordi, tanto cara alla famiglia.
Lo sfondo è indistinto, per dare maggiore rilievo ai due elementi in primo piano: la statua della Madonna col Bambino e il vaso con le rose, su un piedistallo con fregio classico.
Curati i particolari riguardo al drappeggio dell’abbigliamento e alle aureole.  Prevalgono colori caldi e, in particolare, le varie tonalità di rosa. I fiori, ben sbocciati e curati, danno un senso di freschezza.
La Madonna, dai lineamenti, delicati, sorregge il Bambino con il braccio sinistro, come nell’iconografia tradizionale, ma non è, qui, caratterizzata dal calore materno, dagli scambi amorevoli di sguardi e gesti con il figlio, prevalenti nelle opere prodotte nel corso dei secoli. Occorre ricordare, però, che, inizialmente, i due protagonisti mostravano un portamento regale e formale ed erano “distanti e austeri”.
Il Maestro, anche con quest’opera, forse, delle tre esposte, per alcuni versi, la più fedele all’iconografia classica, senza particolari lontani dai canoni codificati nel tempo, ha voluto donarci una sua interpretazione, legata anche ai ricordi personali delle vacanze in Comelico. (P.B.)
2. MATER DULCISSIMA
Come ben evidenziato nel titolo, si pone l’accento, in questo dipinto, sulla dolcezza, la delicatezza della Vergine e del Bambino.
I lineamenti dei volti e dei tratti stanno  ad indicare la classicità dei ritratti, un po' lontano, pare, dai canoni del surrealismo del pittore. Un particolare, però, balza alla nostra attenzione: il giocattolo, un Pinocchietto, che il bambino tiene nella mano destra, una connotazione realistica, un tocco di umanità nella sacralità. Quest'ultima è ben evidente nelle aureole che attorniano i volti, ma la presenza del giocattolo rende l'interpretazione del pittore particolarmente personale, forse lontano dall'iconografia tradizionale della “Madonna con Bambino”.
Sullo sfondo montagne e cascate, col cielo nuvoloso. Curato il drappeggio dell'abbigliamento della Vergine.
I colori sono, per lo più, tenui. Colpisce la collana indossata da Maria, stretta dal Bambino; termina con un crocifisso, qui “anticipatore” dei tempi bui che lo attendono. Sul davanzale, accanto a Gesù, un vaso con una fresca rosa.
In sintesi, il Maestro ha voluto donarci una sua personale interpretazione dell'iconografia, codificatasi nel tempo, senza però rinunciare ad elementi ricorrenti che troviamo in tutte le opere artistiche che raffigurano la “Madonna col Bambino”. (P.B.)
3. LA MADONNA DEL LAGO

Osservando il dipinto, colpisce la dimensione della grande rosa rispetto alla Madonna col Bambino, che sono raffigurati come una scultura, una statua. E in tal modo  il pittore ha voluto rappresentarli quasi come oggetto di devozione.  Una visione un po' fredda, forse,  lontana dai canoni tradizionali.
Sullo sfondo, nella parte superiore del dipinto, diverse vette dolomitiche, con  la nebbia che sale verso alto dalla valle.

Paesaggi, questi, tanto cari al  pittore, definito “il  Surrealista delle Dolomiti”. Sua madre e sua moglie sono originarie del Comelico, dove egli, a Costalta, trascorreva ogni anno le vacanze estive. Qui dipingeva, nel suo studio, e da qui spesso si recava ad Auronzo, una delle mete preferite delle gite giornaliere. Nello studio costaltese ha dipinto anche “La Madonna del Lago”, dopo una gratificante visita al lago di Auronzo di Cadore.
Nella parte bassa del quadro, sulla destra il "balcone sul lago", con fregio, soprattutto, di carattere sacro. Nelle acque del lago, unico segno di movimento e di vita vissuta, si osserva un barcaiolo che sta trasportando una donna.  A mezza costa, dietro la Madonna col Bambino, si intravedono due abitazioni. Rocce dalle forme strane rendono più misterioso il paesaggio, ben delineato, e "protetto" dalla Vergine e da Gesù Bambino.
In sintesi, anche in questo quadro, il Maestro ha voluto donarci una sua personale interpretazione dell'iconografia, codificatasi nel tempo, inserendo elementi poco ricorrenti  nelle opere artistiche che raffigurano la "Madonna col Bambino". (P.B.)

 

“Nuova stagione del Museo”  anno 2019

 

Con l’apertura della nuova stagione del ‘Museo Surrealista – Regianini’ di Costalissoio, ricco di nuove opere.

Nel periodo estivo, per la consueta esposizione temporanea,
sono presentate due opere che riguardano Milano,
ma toccano una tematica d'attualià:
"le città... ieri e oggi"

Il tema dei cambiamenti che hanno coinvolto le nostre città nei secoli XX e XXI ha sempre affascinato il pittore Regianini, che, in numerose opere, ha voluto rappresentarlo con un intento anche “educativo” e,  chiaramente, di denuncia.  La città viste come luogo di incontri, relazioni, scambi, ma anche città vuote e città ideali, tra contraddizioni presenti e grandezze passate.
Qualche anno fa, nelle esposizioni temporanee del Museo, era stato scelto il tema “periferie”, con città solitarie e rare presenze umane; i colori grigi e bruni comunicavano angoscia e pessimismo.
Quest'anno poniamo l'accento sul "cuore" della città sui contrasti che emergono tra ieri e oggi.
I due dipinti esposti potrebbero essere considerati, secondo l’intento dell’artista, come l’alfa e l’omega di questa evoluzione delle città, l'inizio e… la fine,  l'ordinata bellezza del  passato e il caos del presente.

MEDIOLANUM
(1985, Olio su tela, cm 50 x 50)
Com'era bella Milano... sembra voler dire il Maestro!
Il potere politico, religioso e militare, ben rappresentati nelle tre figure che occupano gran parte del dipinto, sembrano muoversi compatti e, in armonia, cooperare nel governo della città Sui tre emerge la figura sofferente del Cristo, centrale nella vita del Mediovevo e anche nel quadro.
A completare questa collaborazione tra i vari poteri ecco la democrazia diretta: in alto, sulla sinistra, nel palazzo comunale, appare un angelo, che probabilmente chiama a raccolta il popolo perch
possa prendere le decisioni più utili e più giuste per la comunità
Sulla destra campeggia il  famoso
biscione, un grande serpente dalle fattezze di drago che  simboleggia la città di  Milano. Tale stemma risale al simbolo araldico della nobile famiglia dei Visconti. Non si sa con precisione la sua vera origine, ma, secondo diverse leggende, il famoso biscione appariva fiero sullo scudo di un guerriero di origine islamica che venne ucciso, durante le Crociate, proprio da un Visconti.
Così era Milano
 o, almeno, così la vedeva il Maestro, secondo una nostra interpretazione.
In basso, al centro, un mozzicone di sigaretta che lentamente brucia, quasi un monito per tutti: siamo onesti e collaboriamo, perchè la vita è breve.

 

...E VENNERO I MOSTRI A MILANO
(1985, Olio su tela, cm 50 x 50)

Titolo emblematico volto a significare in modo eloquente il modo in cui il pittore vede il degrado della metropoli meneghina e, in genere, delle nostre città.
La bellezza e lordine di un tempo hanno lasciato spazio al caos. Un unico elemento ci ricorda il passato glorioso: lo scheletro del Duomo, su cui svetta e veglia la Madonnina.
Grandi occhi e creature strane, tra cui anche un piccolo essere umano, in basso, paiono essere sorpresi nellosservare un mondo cosincomprensibile. Tutto si aggroviglia in un vortice di rami nodosi dalle sembianze mostruose. Nella parte superiore del dipinto trovano spazio   diverse farfalle, anchesse dotate di enormi occhi; qui hanno individuato il loro abitacolo e qui  prolificano in modo indisturbato.
In basso si intravedono le carte e i dadi, quasi a voler significare che tutto è lasciato al caso, alla sorte.
I mostri hanno preso possesso di quello che è stato il tessuto urbano. L'uomo, volto soltanto a glorificare il dio denaro, ha distrutto ciò che aveva cercato ordinatamente di costruire nei secoli passati. La storia secolare e grandiosa della città e la sua bellezza sono solo un lontanissimo ricordo.
Il colori del cielo e gli ultimi bagliori del sole fanno pensare al tramonto, momento della giornata che ci porta al buio della notte.
Infatti il buio sulla città, purtroppo, arrivato e nulla fa presagire il risveglio, lalba di un nuovo giorno.
Unica nota lieta, unico elemento che possa darci un barlume di speranza in questo caos totale, in cui tutti i valori sembrano essere capovolti, la statua della Madonnina, che protegge e, dallalto, pare guidare la ricostruzione.

Pino B.


 

“Nuova stagione del Museo”  anno 2010

 

Con l’apertura della nuova stagione del ‘Museo Surrealista – Regianini’ di Costalissoio, ricco di nuove opere, ecco alcuni amatori d’arte astigiani, qui appositamente giunti… per ammirare le opere del Maestro e le vedute paesaggistiche della Val Comelico e gustare i suoi cibi genuini e caratteristici…

 

 

 

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Nell’anno museale 2007 è stata trattata la grafica litografica artistica, con una serie di vedute veneziane fantastiche, dal titolo: “Venezia anno zero”

 

Litografia
Litografia

 

Litografia

 

 

ed è stata esposta una grande opera raffigurante il famoso raid Pechino – Parigi, in concomitanza con il suo centenario (opera donata dall’artista alla regola di Costalissoio)

 

RAID

 

Nel 2008 è stato trattato l’argomento “ecologia”, con l’esposizione di opere riguardanti il futuro

 

Atene Barcellona  Brasilia
Cairo Istanbul Londra
 Milano  Mosca  New York
Parigi Pechino  Venezia

 

e con un dipinto raffigurante la nostra disastrata situazione ambientale dal titolo: “All’inferno i killer della natura”.

Il tutto si riallaccia al famoso messaggio di Papa Giovanni Paolo II in difesa della natura, pronunciato nella Piazza di S.Stefano di Cadore durante una sua visita pastorale.

 

“ALL’INFERNO I KILLER DELLA NATURA”

 

Per i collezionisti e gli amatori d’arte comelicesi dodici opere inedite realizzate recentemente dal Maestro

(Acrilico su tela – cm 100x80 – i titoli delle opere sono inseriti nei dipinti stessi)

 

 

Per la prossima stagione è inoltre in programma un avvenimento di grande interesse e attualità che sarà accompagnato da un’illustrazione pittorica e arricchito da conferenze e da tavole rotonde.