Storie paesane   "La vöna d'Efro" in Visdende

"la sorgente di Efrem" in Val Visdende

Racontiamo la storia che da origine al nome (dalla tradizione verbale) di una località in Val Visdende. Incuriosisce per "il nome e le abitudini" di un compaesano classe 1824 : De Mario Sartor Efrem (così si ritiene identificare da quanto compare in archivi storici).  
Probabilmente il nome del compaesano nasce da letture della Bibbia "Efraim>Efrem" naturalmente adattate al semplice parlato del tempo.
A che ramo di famiglia attuale apparteneva?


L'archivio storico riporta:

 DE MARIO Sartor Giovanni fu Giovanni Pradetto Orsola (moglie)

discende

2)                   1) Giacomo (6,1.1823) marito di Pontil Maria-Maddalena

1)                   Valentino (14.4.1815)(2.8.1885)

2)                   Basilio (12.9.1826)0.4.1881)

3)                   4) Efrem (8.11.1824) marito di Casanova Giustina

De Mario Sartor Efrem fu Giovanni — Casanova Giustina

discende

a) 1) Giovanni—Osvaldo (4.3,1856) marito di De Martin Appolonia

2)                   Maria-Anna (29.5.1859) moglie di Somià Pasqualon Pasquale-Luigi

Orsola-Antonia (3.4.1861) moglie di De Mario Bettina Valentino

 

La storia che raccontiamo nasce dalla curiosità dello scrivente ma realizzata grazie alla "buona memoria" e disponibilità di Pomarè Montin Antonio che si è messo con entusiasmo a disposizione.

Al riguardo della famiglia di appartenenza Antonio dice: appartenente alla mia famiglia per discendenza femminile quindi non Pomarè ma De Mario, era di "quelli della Messa", attraverso mia bisnonna.

Infatti l'archivio storico riconosce fra i discendenti di Giacomo:

De Mario Sartor Giovanni-0sva1do = De Martin Appolonia

discende   (detti Dla Messa "Mössa")

1)                   Giuseppa-Begina (19.3*1894)

2)                   Valentino-Paolo (23.1.1896)

3)                   Lino-Matteo (21.9.1899)

4)                   Vittoria-Giustina (3.3.1902)

(persone ricordate in paese anche attualmente)

Non solo disponibilità di Antonio ma anche la realizzazione di un manufatto-panchina nel posto che identifica la sorgente "Vöna d'Efro".
Si raggiunge da Pra Marino verso Pra della Fratta e alla "Casera dal Boi" si sale incontrando un tratto di strada-radura che in qualche centino di mt. ci porta a destinazione.
(indicazione con il cerchio crociato)
....questo il tragitto per la destinazione...
La sorgente ora ci appare ricoperta da vegetazione classica della palude ma basterebbe creare un piccolo scavo a fontanella ed indirizzare il flusso verso il basso per ottenere la situazione di un tempo.
Non ci sono dubbi su questa collocazione.
Qui il nostro Antonio Pomarè Montin ha realizzato il manufatto che identifica il luogo e la memoria.

 

La curiosità storica: perche "La vöna d' Efro" ?

La tradizione orale, confortata da diversi compaesani, racconta di Efro che con in piedi nella sorgente "batöse la fauze" affilasse-assottigliasse la falce con incudine e martello. (...forse era un modo di rinfrescare il corpo dalle fatiche del lavoro agricolo del tempo)

La sorgente, come racconta Antonio in una registrazione voce che conservo in archivio, essendo vicina ai poderi della famiglia serviva per gli approvvigionamenti. Nella foto a lato si intravede la traccia del sentiero che attraversa un tratto di bosco.

 

Abbiamo raccontato una storia che va forse oltre la nostra generazione di anziani se questa pagina verrà conservata.

Antonio Pomarè Montin e Zaccaria Folin Riccardo

settembre 2019